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E’ un “Viareggio” amaro: il Torino batte 1 a 0 il Bologna e vola in finale

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Paolo Magnani

 

 

Al “Libero Marini” di Santa Croce sull’Arno va in scena la semifinale del Torneo di Viareggio, agli ordini del direttore di gara Gianluca Noto, fra le rappresentative U18 del Bologna Fc e il Torino, la cui vincente andrà a sfidare, in finale, il Sassuolo, che ha già staccato il pass per l’atto conclusivo del torneo.

E’ una partita dove le due squadre si affrontano praticamente “a specchio” (entrambe giocano con un 4 3 1 2) e per i rossoblù l’allenatore Paolo Magnani schiera Raffaelli in porta, Laureana, Crociati, Paterlini e Hodzic sulla linea difensiva, Menegazzo, Maltoni e Corsi sulla mediana di centrocampo, mentre in attacco Busato agisce da trequartista dietro alle punte Ebone e Capitan Mazia, bomber storico del torneo viareggino.
Il Bologna, fin dai primi minuti della partita, appare come una formazione sperimentale, che paga dazio agli avversari in punto fisicità, ma che non perde occasione di giocare coralmente e provare a rovesciarsi nella metà campo avversaria, nonostante un vento sgarbato che imperversa sull’impianto toscano e rallenta il gioco da ambo le parti.
La prima occasione per i rossoblù cade al nono del primo tempo, con un corner di Corsi che attraversa tutta l’area granata senza creare problemi. 
Per i primi venti minuti la partita staziona a centrocampo, con un maggior possesso palla rossoblù, poi al 21esimo azione sulla destra di capitan Mazia  che centra un pallonetto delizioso, ma Paterlini ed Ebone non sfruttano l’occasione. 
Al 30esimo azione di prima del Torino, che Corona al volo non gira in porta, ma scaglia la sfera sopra la trasversale rossoblù.
Nel Bologna bene gli avanti, Ebone, Busato e Mazia, per mobilità e intensità, con una serie di ritorni a centrocampo a supporto della mediana.
Ancora il Torino ci prova al 34esimo e mette Corona a tu per tu  con Raffaelli, ma un grande intervento dell’estremo rossoblù nega la gioia del gol ai granata; sul capovolgimento di fronte, pregevole azione di Mazia che non trova il bersaglio grosso, ma crea grattacapi alla difesa di Asta.
Al 40esimo però è il Torino che passa con una giocata sopraffina di Copac sulla sinistra, lasciando prima sul posto Laureana con una finta di corpo e infilando, poi, con un scavetto Raffaelli. 1 a 0 per il Torino.
L’arbitro Noto fischia la fine del primo tempo: il Bologna nei primi 45 minuti ha provato a giocare maggiormente con la palla a terra, nonostante il terreno non fosse dei migliori, per sfruttare la migliore tecnica dei suoi elementi, mentre il Torino ha sfruttato maggiormente le palle aeree, per trarre profitto dalla fisicità dei suoi giocatori, ma è stato solo un episodio che per il momento decide il confronto.
All’inizio del secondo tempo Magnani inserisce Ravaglioli per Corsi, schierando così Ravaglioli di fianco ad Ebone, scalando Mazia a trequartitsta e riportando Busato a centrocampo. Unica nota poco positiva della mediana rossoblù è un Maltoni evanescente e poco supportivo nella fase di non possesso. 
Al 54esimo fallo su Ebone che rimane a terra, ma nulla di grave e il giocatore recupera la sua posizione. E’ un Bologna maggiormente propositivo, che fa salire il suo baricentro alla ricerca del pareggio, ma che difetta negli ultimi 20 metri, dove non riesce a mettere a terra tutta quella qualità che ha nei suoi avanti. 
Bellissima azione rossoblù al 64esimo, con molti avanti rossoblù a cercare di portare il pericolo all’interno dell’area granata, con l’azione che termina con un tiro al volo di Capitan Mazia che impegna in presa alta Brezzo.
Al 68esimo escono Laureana e Hodzic entrano Ferrante e Baroncioni, con l’obiettivo di mettere forze fresche per supportare il forcing finale.
E’ un Bologna volitivo, che raddoppia e vince spesso i duelli a centrocampo, che non lascia respirare la manovra granata, ma non trova la giocata giusta che possa impattare il risultato.
Nel tourbillion dei cambi, il Torino si mette a 5 dietro, chiudendosi in difesa a difesa del gol di Copac.
All’80esimo ennesimo cambio rossoblù, con Busato che lascia spazio a Bernacci.
Pressing forsennato negli ultimi dieci, dove saltano gli schemi e i rossoblù volano su ogni pallone, ma, generosità a parte, non risultano efficaci contro una compagine granata che ormai non aspetta altro che il triplice fischio di Noto: che arriva puntualmente dopo 6 minuti di recupero.
Il Bologna esce dal torneo di Viareggio a testa alta: un’ottima esperienza per i ragazzi di Magnani, ragazzi che adesso si butteranno a capofitto sul campionato.

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