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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: Tra Mario e Marios – 31 lug

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Mario è il nome più mormorato in questi giorni a Bologna: lo si usa per riferirsi soprattutto a Balotelli, sogno proibito di una squadra tornata tra i grandi con l’ansia di chi vuole prendersi un posto nell’élite perso ormai da mezzo secolo, ma lo si usa anche nella declinazione greca, Marios, per riferirsi a quel ragazzone greco che gioca in difesa e che tanti vorrebbero in rossoblù anche per i prossimi anni. Per Balotelli la situazione è nota: il giocatore divide ma piace, fa sentire grandi, fa sentire i bolognesi capaci di trattare i giocatori di nome, di fama, e del resto si parla sempre di un ragazzo che a 25 anni ha segnato 13 reti in Nazionale, trascinandola appena tre estati fa alla finale degli Europei. Difficilmente arriverà, ha un ingaggio davvero troppo elevato e un rendimento davvero troppo poco garantito, ma il nome stuzzica, ed è indubbiamente bello parlarne pensando che un anno fa, di questi tempi, si parlava di vecchie volpi svincolate o di giovanissimi prospetti in prestito. Mentre Corvino si fa i conti in tasca e scopre di avere un certo budget ma ben 7-8 acquisti da mettere a segno, dall’altra il Napoli avanza su Oikonomou. Il greco è arrivato la scorsa estate molto in sordina: nel Cagliari aveva giocato un pugno di gare, veniva in cambio di quel Capello che Zeman voleva e che poi ha presto dimenticato, partiva dietro lo spagnolo Paez. La storia è nota: entra, segna, esce a fatica quando arrivano grandi nomi, e quando gioca lo fa sempre benissimo. Non a caso a Napoli sono pronti a mettere sul piatto 6 milioni, tanti soldi, una plusvalenza eccezionale: aiuterebbe un mercato asfittico, non indebolirebbe la squadra in quanto non si parla di un titolare. Però sarebbe bello tenerlo, dicono i tifosi, che in fondo ai conti ci pensano sempre poco. Bello si, ma se il suo sacrificio valesse Balotelli? Questi i dubbi di chi tifa Bologna adesso: ragazzi giovani e motivati o stelle famose? Logica vuole che, al di là della suggestione, vincerà la politica dei piccoli passi: meglio un giovane motivato e che d’ingaggio non ti dissangua ad un campione che però magari non ha la mentalità adatta per certe realtà. Perché Saputo ha indicato la strada, una crescita graduale, e adesso bisogna solo imboccarla.

(foto: napolimagazine.com)

 

DIFESA

Tiene banco, come da titolo, la questione legata a Marios Oikonomou: il Napoli, nonostante abbia appena chiuso per Chiriches, avrebbe alzato l’offerta fino a 6 milioni di euro e conta di chiudere in giornata. Il Bologna tenta di resistere, ma si tratta di un’offerta importante e che riaprirebbe scenari importanti per il mercato in entrata: nonostante questa considerazione, Corvino ha ribadito in conferenza stampa di credere nel difensore greco così come in Masina e Ferrari e di non avere intenzione di cederli. Per un greco che (forse) va un greco che (più probabilmente) arriva: la Roma potrebbe persino aiutare il Bologna pagando parte dell’ingaggio per Torosidis in prestito, visto che a destra Garcia avrebbe chiesto Bruno Peres del Torino. Torosidis è la prima scelta del Bologna per la fascia destra, ben davanti a Morganella.

CENTROCAMPO

Si complica la pista relativa a Donsah del Cagliari, con i sardi che avrebbero rifiutato offerte importanti (si parla di oltre 5 milioni) da Juventus e Sampdoria: il Bologna non può certo spingersi oltre per un ragazzo di appena 19 anni. Resta aperta la questione Taider, si riapre quella relativa a El Kaddouri ma resta da vedere quanto viene valutato dal Napoli. Anche questo reparto sembra però messo da parte al momento, visto che la società si concentra principalmente sull’attacco: fanno notizia quindi le dichiarazioni di Matuzalèm, che ha raccontato di essersi sentito preso in giro da Corvino vedendosi offerto lo scorso ingaggio della scorsa stagione. Si tratta dei 250.000 € che poi sono finiti a Matteo Brighi, offerta che Corvino non considera irrispettosa ma anzi indicativa di una volontà di continuare da parte della società, almeno stando a quanto dichiarato proprio pochi minuti fa in conferenza stampa.

ATTACCO

Mario Balotelli è soltanto una suggestione: troppo alta la differenza tra l’attuale ingaggio e quello che il Bologna può offrire, 6 milioni contro 1: ci vorrebbe la volontà del ragazzo, l’idea (umile) di fare un passo abbondante indietro per poi magari farne due o più in avanti in futuro, ma difficilmente avverrà considerando le parti coinvolte. Discorso simile per Graziano Pellé, che costerebbe troppo di cartellino invece, visto che il Southampton lo ha pagato un anno fa 11 milioni. Anche per Destro il problema è relativo ai costi, mentre Borriello piace ma come alternativa e se sarà chiuso questo avverrà più avanti. Sembra conclusa la telenovela-Defrel: dopo averlo a lungo inseguito il Bologna lo ha perso, beffato ancora una volta al foto-finish e ancora una volta, come nel caso di Duncan, dal Sassuolo. Villalba invece è una pista sempre valida, anche se il San Lorenzo ha rifiutato il prestito oneroso e vorrebbe invece un trasferimento immediato. Si era fatto anche il nome di Alessandro Matri, che andrà via dal Milan ma difficilmente finirà in rossoblù, avendo un ingaggio troppo elevato. In uscita Rolando Bianchi avrebbe preso in considerazione il Bari, mentre Mancosu sarebbe obbiettivo del Brescia in caso di ripescaggio.

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