Seguici su

Bologna

Il punto di Bettu 02/09/2013

Pubblicato

il


Bologna-Sampdoria

 

Prima partita casalinga della stagione 2013/2014 per il Bologna che ieri sera era chiamato a una svolta dopo la disastrosa prestazione del San Paolo.

Di fronte c’era la Sampdoria, squadra che aveva seriamente impegnato i campioni d’Italia della Juventus nella prima partita di campionato.

L’atmosfera allo stadio è bellissima; c’è grande voglia da parte di tutti di ricominciare. O di riprendere un ciclo mai terminato, come per quanto riguarda una strepitosa Curva Andrea Costa, cantante dal primo all’ultimo minuto, forte e chiaro, per incitare i propri giocatori. Meno la proprietà.

Pioli cambia subito modulo rispetto alla domenica precedente indietreggiando Konè mezzala destra, favorendo così l’inserimento di una spalla per Bianchi, ossia Moscardelli.

Confermati invece tutti gli altri, in primis Khrin e Garics autori di pessime prestazioni in terra campana.

Delio Rossi conferma invece il 3-5-2 solito.

Il Bologna inizia la gara in maniera propositiva, gestendo il pallino dl gioco senza comunque mai affondare.

La prima occasione è proprio per i rossoblu. Bianchi incorna di testa su un calcio d’angolo trovando la rete. Il gol viene però annullato (giustamente) per una trattenuta dell’ex torinese per liberarsi dalla marcatura del proprio avversario.

Al25’minuto succede l’imponderabile. La stregoneria che affligge misteriosamente la porta sotto San Luca nella prima partita di campionato colpisce anche Curci.

Agliardi l’anno scorso aveva iniziato proprio da lì la sua serie di papere, lasciandosi sguillare (come si dice a Bologna) la palla tra le proprie mani favorendo il gol di Pazzini.

Ieri sera è accaduto similmente a Curci. Tiro tutt’altro che pericoloso dalla distanza di Gabbiadini, Curci si accartoccia in presa sicura, ma incredibilmente il pallone gli scivola via come se fosse rinchiuso tra due saponette. Eder è lesto nell’approfittarne e segnare l’inaspettato 1-0.

Della serie, se il buongiorno si vede dal mattino…

Il Bologna è tramortito, la Samp gasata al massimo.

De Silvestri sulla destra è un treno e dopo pochi minuti da gol si beve Cech e mette in mezzo per Gabbiadini. L’ex della partita stoppa e tira, ma il suo tiro viene ribattuto diventando però un assist per Obiang che viene provvidenzialmente anticipato da Garics, per quello che sarebbe stato un gol facile facile da realizzare.

Khrin a centrocampo è il solito giocatore lento e impreciso che non riesce neanche stavolta a compiere il suo ruolo, ossia dettare il tempo ai propri compagni impostando il gioco.

La fortuna oltretutto non aiuta i rossoblu ai quali viene annullato un altro gol.

Cech scende sulla fascia, crossa in mezzo, ma il pallone viene rimandato fuori dall’area dove lo raccoglie Moscardelli. Lo stoppa di petto e al volo fa partire un tiro dal limite che Da Costa devia sulla traversa. Sul tap-in del portiere interviene Konè che segna, ma il greco viene segnalato in posizione di fuorigioco. Anche qui c’è da dire giustamente.

Il Bologna si è riacceso, ci crede e al40’sfodera un’azione da capogiro.

Sulla destra Konè serve Diamanti che di prima rilancia il greco in profondità. Panagiotis serve anch’egli al volo Bianchi in mezzo all’area, il quale prova un colpo di tacco alla Ramirez, deviato però in calcio d’angolo da Da Costa.

Azione stupenda, se avesse fatto gol, sarebbe venuto giù il Dall’Ara.

Dopo pochi secondi comunque lo stadio rischia comunque. Calcio d’angolo battuto corto da Diamanti per Garics, che ridà palla al capitano che di prima (praticamente dalla bandierina) prova a sorprendere Da Costa con un bellissimo tiro a giro sul primo palo. Il portiere brasiliano respinge come può, ossia corto e sui piedi di Moscardelli che realizza l’1-1 correndo a festeggiare sotto la curva che impazzisce. Questo stavolta il gol è buono.

“Se saltelli segna Moscardelli.”

Il secondo tempo riparte con una punizione dai35 metridi Gabbiadini, insidiosa, ma che Curci controlla uscire alla propria sinistra.

Di conseguenza viene tutta la classe di Diamanti che salta tre avversari, ma poi conclude male di destro.

E’ una partita segnata da diverse occasioni da rete, da una parte e dall’altra.

De Silvestri su calcio d’angolo va vicinissimo al gol su colpo di testa che fa la barba al palo.

Al64’accade invece quello che non ti aspetti. Dopo Napoli, come a Napoli.

Nessuno raccoglie un cross proveniente dalla sinistra che capita sui piedi di Garics, il quale dal versante opposto mette in mezzo all’area un pallone molto teso che Konè impatta in semi rovesciata perfettamente facendo esplodere il Dall’Ara.

Dalla curva io ho visto poco, ma vederlo nitidamente dev’essere stato un bello spettacolo per gli occhi.

Io oltre agli occhi che non l’hanno visto bene, ho rimediato anche una testata al naso (che mi fa ancora male) con quello sotto di me perché al momento del gol in Andrea Costa è successo il finimondo.

Ma è bello così. Esattamente come a Napoli. Garics crossa, Konè realizza alla stessa maniera, giusto semmai impattando il pallone ad una altezza inferiore rispetto all’anno scorso al San Paolo.

Resta un gol capolavoro che pochi giocatori riescono a realizzare.

Tutto stupendo. Andati in svantaggio per una papera, avevamo risalito la china con un gol di Moscardelli e una prodezza di Konè. Cosa volere di più?

Però vincere è brutto dai, tre punti in due giornate sono troppi suvvia. A noi ci piace soffrire.

Ecco allora che al71’Gabbiadini da30 metrisegna su punizione. Per carità, una bella punizione angolata (anche se non affatto all’incrocio dei pali), però Curci si fa sorprendere ancora una volta arrivando con netto ritardo sul pallone.

La parità è perciò presto ristabilita, anzi il Bologna rischia seriamente di perdere anche quella.

Gabbiadini (gran giocatore) lanciato in profondità, brucia Antonsson e in diagonale sfiora il palo e la doppietta.

Poco più tardi Curci risponde bene su una conclusione ravvicinata di Soriano e alla fine Mantovani (entrato al65’per Cech) quasi si spacca la testa per anticipare Costa che era già pronto ad esultare il gol vittoria.

Finisce 2-2, sotto gli occhi del neo acquisto Cristaldo e del presidente Guaraldi, al quale è stata riservata una calda accoglienza, come d’altronde, era ovvio aspettarsi.

Andare in vantaggio e venire recuperati lascia sempre molto amaro in bocca, soprattutto perché quella di ieri era una partita da vincere per molteplici motivi.

Si giocava uno scontro salvezza, si poteva rimediare all’orribile prestazione di Napoli, si avrebbero avuti tre punti in classifica in due partite che potevano permetterti di poter perdere al Friuli (prossima partita dopo la sosta).

Mentre così sei praticamente obbligato a fare punti, considerando anche che le avversarie successive all’Udinese sono Torino e Milan in casa, poi Roma all’Olimpico. E tu hai un punto in due partite. Che amarezza.

C’è da dire che considerate le occasioni da gol poteva anche vincere la Sampdoria, ma perdere per due erroracci del genere del portiere fa male, molto male.

Sforzandosi di guardare i miglioramenti (anche se ci voleva poi poco a migliorarsi rispetto a Napoli), si è subito notato come il giocare con il 4-3-2-1 è sicuramente più vantaggioso per tutti.

Il centrocampo è più coperto (anche se urge un regista di qualità), la difesa di conseguenza e soprattutto Bianchi è meno solo potendo contare anche su Moscardelli, giocatore che per me si integra benissimo con l’ex torinese per il seguente motivo.

Se metti di fianco a Bianchi un’altra punta d’area, non è vantaggioso. Si pesterebbero solo i piedi, peggiorando, anziché migliorare, la situazione.

Moscardelli non essendo una punta con quelle caratteristiche, ma essendo un attaccante mobile che parte anche da dietro, non toglie spazio a Bianchi, anzi lo supporta secondo le sue caratteristiche.

Konè e Della Rocca non male come mezzali, mentre la difesa è ancora da rivedere perché Antonsson e Natali sono entrambi troppo lenti. Fondamentali saranno i recuperi di Sorensen e Cherubin, per consentire qualcosa di più a una squadra che comunque, secondo le aspettative, farà molta fatica a salvarsi.

 

Pagelle

 

Curci 3: papera colossale nel primo gol, altra distrazione (seppur di minor gravità) sul secondo. La partita, in negativo, la decide lui. Se oltre a essere molto fragile fisicamente, si dimostra anche tale tecnicamente c’è da stare allegri.

 

Garics 6: la sufficienza grazie all’assist per Konè, sennò la prestazione dell’austriaco sarebbe stata ancora insufficiente a motivo della sua scarsa precisione e volontà nel dare tutto ciò che si ha per questa maglia.

 

Antonsson 5,5: Gabbiadini alla fine lo fulmina rischiando di siglare il 3-2; in un’altra circostanza si lascia superare con un tunnel dentro l’aria; mentre altre volte è preciso e determinante nell’intervenire. Con un difensore di fianco poco rapido come lui fa sicuramente più in affanno, non avendo nel proprio compagno di reparto un calciatore veloce in grado di arrivare dove, a causa delle sue caratteristiche, non arriva lui.

 

Natali 6: sbaglia un po’ meno rispetto allo svedese, compiendo anche nel secondo tempo una super corsa per fermare un blucerchiato lanciato a rete. Gabbiadini non è sicuramente il massimo dei clienti da affrontare. Lui se la cava come può.

 

Cech 5,5: assente dalla manovra generale. Non compie errori catastrofici, però non si fa mai quasi vedere per una sovrapposizione o per una bella avanzata. Probabilmente ancora indietro come preparazione ed ambientamento.

 

Konè 8: praticamente invisibile durante tutta la partita, poi segna un gol così e cosa devi fare? Ti alzi, lo applaudi, gli canti un coro e gli dai8 in pagella.

 

Khrin 5+: nel primo tempo imbarazzante con 2/3 passaggi completamente fuori misura. Del resto siamo alle solite. Quando riceve palla fa sempre il solito passaggino orizzontale, senza mai aprire il gioco, senza mai verticalizzare. Che regista è? Nel secondo tempo, forse essendosi reso conto della propria situazione, inizia quantomeno a metterci un po’ più di grinta e rabbia, andando a recuperare qualche pallone e procurandosi qualche fallo.

 

Della Rocca 6: ordinato in ogni cosa che compie. Non strafà, non inventa la giocata, ma nemmeno sbaglia passaggi. E’ attivo anche nella fase di copertura.

 

Diamanti 7: nel primo tempo stava per inventare un gol capolavoro, parato sulla linea da Da Costa che ha consentito poi il tap-in vincente a Moscardelli. Inoltre apre il gioco da una parte all’altra del campo con bellissimi ribaltamenti sui piedi dei propri compagni. Rispetto a Napoli, tutto un altro Alino; ma d’altronde non si può pretendere che venga sempre da lui la chiave o la giocata per risolvere la partita.

 

Moscardelli 7,5: assiste molto bene Bianchi, colpisce una traversa dal limite dell’area e segna l’importantissimo pareggio a fine primo tempo. Giocatore importante per questa squadra.

 

Bianchi 6,5: si muove bene, gli manca ancora il gol ma giocando così prima o poi arriverà. Lo trova nel primo tempo dopo però aver spinto un po’ troppo il suo marcatore. Poi prova un meraviglioso colpo di tacco al volo, parato ahimè da Da Costa. Coraggio Rolandone

 

 

Mantovani 6: entra bene in campo, giocando una partita ordinata e soprattutto nel finale salvando un gol su Costa praticamente già realizzato.

 

Perez 6: entra e si fa subito sentire eccome. Quando nessuno riesce a fermare l’avversario, arriva lui con una scivolata decisa, ma sulla palla a sbrogliare la matassa. Recupera in fretta Ruso perché ci servi eccome.

 

 

Pioli 6+: ha l’umiltà di cambiare immediatamente il modulo rispetto a Napoli. La sua squadra sarà probabilmente un po’ meglio con i recuperi di Sorensen e Cherubin, i progressi di Mantovani, Cech e Perez e l’arrivo di Cristaldo. Ha forse la pecca di continuare a giocare con Khrin e Garics, giocatori che ormai quello che valgono, lo hanno dimostrato; ossia di non essere titolari nel Bologna. Anche il cambio alla fine con Acquafresca lascia un po’ perplessi, anche se c’è da dire che se Robert avesse firmato il gol vittoria sarebbe praticamente rinato sotto l’aspetto mentale.

 

Voto al Bologna: 6-

 

Se finisse oggi il campionato, saremmo salvi. Purtroppo non finisce però oggi e con le prossime partite che seguono (non avendo centrato i tre punti con la Samp) potremmo ritrovarci subito nei bassifondi della classifica.

Sta a Pioli e i ragazzi impedire che ciò avvenga.

In tutti casi, nei secoli, forza Bologna!

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *