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Il punto di Bettu 11/03/2013

Pubblicato

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Inter-Bologna

 

 

 

Inter-Bologna 2 – “La Vendetta”.

 

L’idea di sbancare San Siro era nell’aria da una settimana. Si è fatta sempre più insistente giovedì sera quando la squadra dello straordinario Stramaccioni è salita sull’aereo per Malpensa dopo aver subito uno schiacciante sconfitta da parte del Tottenham nell’andata di Europa League.

 

L’aria da incolore era diventata sempre più rossoblu, fino al punto di asfissiare l’Inter, soffocandola.

 

Il colpaccio è avvenuto. Il Bologna ha spalancato un portone già non ai massimi livelli di impenetrabilità. Allora, lo esoneriamo si o no quello pseudo allenatore di Pioli?

 

La partita di ieri ha fatto emergere due importanti differenze rispetto ad altre occasioni.

 

La prima è che il Bologna non ha vinto la partita concedendo all’Inter il pallino del gioco, per cui aspettandola e ripartendo in contropiede. Niente affatto.

 

Il Bologna ha dominato per l’intera partita creando numerose palle gol e tenendo spesso l’Inter nella propria metà campo.

 

Come secondo aspetto, il Bologna non si è per nulla demoralizzato dopo un primo tempo ingiustamente terminato 0-0.

 

I rossoblu hanno avuto nella prima frazione minimo tre nitide palle gol, contro le zero nerazzurre.

 

Quando a San Siro hai queste occasioni e non le sfrutti, di solito paghi a caro prezzo le conseguenze. La squadra di Pioli, invece, imperterrita, ha continuato a macinare il gioco ed è stata giustamente premiata.

 

Nell’analizzare bene la partita partiamo dicendo che Pioli è, come sempre, andato in casa d’altri per giocarsela, sostituendo l’infortunato Konè con l’altro greco Lazaros.

 

Un altro assente era Cherubin, al suo posto è partito titolare Antonsson.

 

Per il resto il solito 11.

 

L’Inter ha invece risposto con una formazione un po’ rimaneggiata rispetto a quella titolare a Londra, con l’esclusione di Alvarez (infortunio) , Cambiasso, Cassano e Kovacic dal primo minuto.

 

Stramaccioni ha così impostato un 4-3-3 con Stankovic regista e Schelotto insieme a Guarin esterni affianco a Palacio; modulo che in fase difensiva si trasformava in un 4-5-1 con l’arretramento dei due suddetti esterni.

 

Dopo pochi minuti, su una bella punizione di Diamanti, Sorensen ha sfiorato il gol di testa, concludendo alto da posizione un po’ defilata, ma comunque con la porta sguarnita.

 

Poco dopo Gabbiadini, su una buona imbeccata di Lazaros che ha reso l’ex atalantino solo davanti a Carrizo, ha concluso di poco a lato.

 

Il Bologna ci ha provato ancora dopo pochi minuti con Gilardino, il quale su un fantastico pallone alzatogli da Diamanti, ha concluso al volo fuori di un niente.

 

Termina così un primo tempo nel quale il Bologna ha letteralmente dominato, senza però riuscire a trovare la via del gol.

 

A inizio ripresi entrambi i tecnici hanno effettuato un cambio a testa. Stramaccioni ha sostituito l’invisibile Benassi con il brio di Cassano, mentre Pioli ha dovuto concedere l’esordio a Naldo a causa delle precarie condizioni di Sorensen, il quale nel corso del primo tempo era stato vittima di una violentissima entrata di Gargano.

 

Cambia il numero del tempo, ma non il copione.

 

Il colpo di testa centrale di Gabbiadini su buona iniziativa di Garics, è il preludio al gol che finalmente arriva grazie a una splendida pennellata morbida ad opera del Ruso Diego Perez sulla quale Gilardino colpisce di destro al volo mettendo il pallone alle spalle di Carrizo.

 

E’ quindi il meritatissimo 0-1.

 

Pioli sostituisce lo stesso goleador a causa di un problema fisico con Khrin, avanzando Taider sulla linea dei trequartisti dietro a Gabbiadini, divenuto punta centrale.

 

Pioli non dà segnale di volersi difendere e fa bene.

 

L’Inter accenna ad una timida reazione con Guarin che su iniziativa personale impegna Curci sul primo palo.

 

Dopo di che Naldo intercetta magnificamente un tiro violentissimo di Cassano che con tutta probabilità sarebbe finito in porta.

 

Il Bologna però non sta a guardare, anzi, ha l’opportunità di chiudere i conti della partita con un colpo di testa di Khrin su calcio d’angolo di Diamanti, ma Carrizo è attento e devia.

 

L’Inter nel finale preme come è normale che sia non avendo però nitide occasioni per segnare, tranne un bel colpo di testa di Cambiasso, parato da un attento Curci.

 

L’idea diventa così realtà: il Bologna espugna San Siro mantenendo un gap di 11 punti sulla terzultima.

 

Adesso l’incentivo è andare avanti in questa maniera, ovvero non rilassandosi, ma continuando a portare a casa meritate soddisfazioni, a partire già da sabato che sicuramente perderemo 0-8, ma se non perdiamo…

 

 

 

Pagelle

 

 

 

Curci 7-: è molto bravo sia su Guarin che su Cambiasso nel finale. Il meno è dovuto giusto a qualche uscita che non rispecchia il massimo della sicurezza, ma va benissimo così.

 

 

 

Garics 6,5: prestazione molto ordinata e diligente in entrambi le fasi di gioco.

 

 

 

Sorensen 6,5: è facilitato perché gioca solo il primo tempo dove l’Inter in attacco è praticamente nullo con il povero Palacio smarrito in mezzo alla paglia che spinta dal vento rotola malinconicamente. Non commette comunque errori, per cui si merita più che la sufficienza.

 

 

 

Antonsson 7: alla pari di Sorensen è attento nel primo tempo, ma ancor più si dimostra sicuro nella ripresa dove l’Inter è più vivace. Allontana qualsiasi pericolo.

 

 

 

Morleo 6+: prova come sempre dettata da grande generosità e spirito di sacrificio. Non è l’eroe di giornata, ma si dà comunque da fare per tenere soggiogato Guarin, riuscendoci nel complesso abbastanza bene.

 

 

 

Taider 6,5: tanto dinamismo in mezzo al campo abbinato ad un’attenta fase di impostazione priva di errori.

 

 

 

Perez 7,5: strepitoso come sempre per i palloni recuperati e per la diga che costituisce in mezzo al campo. Ieri però si è superato trasformandosi anche in assist-man, pennellando uno splendido pallone per Gilardino.

 

 

 

Lazaros 6: prestazione un po’ opaca e imprecisa, ma che nell’insieme ci sta. Nota degna di lode, il suo assist per Gabbiadini che non sfrutta a dovere.

 

 

 

Diamanti 6+: non gli riescono molti dei dribbling che tenta, ma sui lanci è sempre estremamente preciso e determinante. La squadra lo cerca e lo vuole e anche in una serata in cui non fa scintille, risulta comunque assai prezioso.

 

 

 

Gabbiadini 6+: lotta e si sbatte tornando spesso a recuperare anche in difesa. In attacco non è precisissimo, ma capita.

 

 

 

Gilardino 8: di due palle gol che ha una la conclude di pochissimo a lato dopo un bellissimo tiro al volo dal limite dell’area; l’altra la mette alle spalle di Carrizo. Per un giocatore che non stava neanche benissimo direi che può bastare no?

 

 

 

 

 

Naldo 7: l’intercettazione del tiro di Cassano vale come un gol, ma anche negli altri frangenti si dimostra sempre lucido ed attento. Comunque, anche se fosse il nuovo Thiago Silva a giugno va via sicuro….evviva eh.

 

 

 

Khrin 6+: contiene bene e sfiora anche il gol.

 

 

 

Guarente 6: contribuisce a non affondare, non facendo rimpiangere Perez per i 15 minuti in cui è mancato.

 

 

 

 

 

Pioli 8: va a Milano per imporre il proprio gioco e non aspettare l’Inter. Mette sotto scacco Stramaccioni & CO.per 90 minuti con una perfetta organizzazione. Ogni uomo sa cosa fare e il risultato è una squadra super aggressiva e mai doma.

 

 

 

Voto al Bologna: 8.

 

 

 

In 10 partite ci possiamo ancora togliere parecchie soddisfazioni, guardando già a sabato dove farà visita al Dall’Ara la squadra più amata da tutta la città.

 

Non succede, ma se succede….

 

 

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