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Bologna

Il punto di Xavier Jacobelli – 19 ago

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Poche persone nel giornalismo odierno conoscono il calcio come il Direttore Xavier Jacobelli che, anche oggi, ci da un saggio di grande competenza parlando di mercato e approfondendo i  movimenti di alcune squadre della serie A, tra cui Bologna e Crotone. La redazione di 1000cuorirossoblù lo ringrazia per la sua disponibilità.

Direttore, è vero che certe valutazioni si fanno solamente a campionato ben avviato, ma che sensazioni le da il mercato condotto finora da Riccardo Bigon?
E’ fuori discussione che questo Bologna presenti elementi di novità e qualità;  Ladislav Krejčí è uno degli elementi più interessanti, assieme al giovanissimo Ádám Nagy. Inoltre, sono molto curioso di vedere all’opera Verdi. Bisogna tenere conto che i veterani Gastaldello, Maietta, Masina e Mirante sono stati confermati e sono delle pedine fondamentali per il buon funzionamento della macchina rossoblù. Ma la garanzia più significativa di questo Bologna non può che essere Roberto Donadoni; ha rifiutato la vocazione della panchina della Nazionale e questo gesto deve essere interpretato come una dimostrazione di forza e fiducia nel progetto che sta portando avanti con la società di Saputo. Per quanto riguarda il mercato in uscita, non si può non citare la partenza di Giaccherini, ma la posizione di giocatore in prestito con il Sunderland, che evidentemente ha ricevuto dal Napoli un’offerta superiore, non gli ha lasciato scelta. Rimpiazzare un giocatore del suo calibro non sarà un’operazione facile ed immediata.

A proposito di Amadou Diawara; potrebbe passare dall’ombra delle Due Torri a quella del Vesuvio in queste ore, ma cosa ne pensa della telenovelas di cui è stato protagonista?
Premessa doverosa e fondamentale; ognuno ha il sacrosanto diritto di curare e coltivare i propri interessi prendendo le decisioni che ritiene opportune per se stesso, la famiglia e la carriera. Amadou è un ragazzo che venne prelevato dal San Marino per 250mila euro ed è stato uno dei protagonisti della salvezza della squadra, ma solo perché Donadoni gli ha dato la possibilità di giocare e di catturare l’attenzione nazionale. Nessuno nega a Diawara di poter scegliere se rimanere o andarsene, ma esiste una forma di educazione chiamata “gratitudine”. Sarebbe stato tutto molto più semplice e indolore se avesse giocato a carte scoperte e avesse ammesso di voler cambiare squadra, dimostrando di essere grato ad una città e ad una società che ha avuto tanta fiducia in un ragazzino come lui, di appena 18 anni. L’immagine nel calcio è molto importante e questa condotta non gli gioverà. Quando si parla chiaro non si sbaglia mai.

Per le vie di Bologna qualcuno ha sentito nominare il nome di Mario Balotelli.. quanto c’è di vero?
Balotelli guadagna 6milioni di euro a stagione, il Liverpool sta forsennatamente cercando una sistemazione al gioctore. In queste ultime ore di mercato le squadre coinvolte sono state tante, tra cui il Wolverhampton, nella serie B inglese, la Lazio, il Chievo, la Sarnese ed infine il Bologna. Insomma, si vociferano tante cose sul suo conto, c’è chi lo ha invitato a scendere di categoria per rilanciarsi ma il suo ingaggio rimane molto alto. La mia sensazione è che rimarrà a giocare in Inghilterra, a meno che il Liverpool non decida di cederlo in prestito gratuito. In questo momento, sulla scacchiera del Bologna si trovano Verdi, Destro, Krejčí e Di Francesco, quindi.. ha bisogno di un’altra pedina il reparto offensivo?

Porsi un obiettivo sta alla base della motivazione. Che obiettivo deve porsi la squadra di Donadoni?
Questo Bologna si presenta come una miscela tra vecchie guardie e giovani di prospettiva e, devo ammettere, che mi intriga molto. Il primo obiettivo deve essere il raggiungimento della salvezza in tempi più rapidi possibili. L’avvio di campionato riserva sempre molte sorprese e se il Bologna partisse con un piede diverso rispetto lo scorso anno (quando incassò 8 sconfitte nelle prime 10 gare) non potrà che avere delle soddisfazioni, dal momento che ha le carte in regola per farcela.  

Focalizziamoci sui prossimi avversari; il Crotone. Giuseppe Ursino è riuscito a mettere in piedi una squadra alla portata della massima serie?
Innanzi tutto bisogna ricordare la grandezza dell’impresa del Crotone, che è salita in serie A contro ogni pronostico conducendo un campionato fantastico. A giudicare dalle mosse di mercato della società calabrese, sembra  che ci sia stata la volotà di mantenere l’ossatura della squadra che ha conquistato la promozione, rafforzandola con qualche elemento. Ci sono state anche delle cessioni importanti, come quella di  Ante Budimir alla Sampdoria, così come il ritorno alla Roma di Federico Ricci. Il Crotone è una squadra che, presumibilmente, volerà sulle ali dell’entusiasmo e farà della grinta, dell’agonismo e della determinazione le sue armi migliori. Per lo meno per quanto riguarda l’approccio a questo primo e storico campionato di massima serie. Sulla carta, il Bologna è sicuramente il favorito, ma questa non sarà una partita da sottovalutare. 

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