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Il Resto del Carlino – Bologna FC, ecco come si svolgerà il ritiro blindato prima della ripresa

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fonte immagine: Michael Mucci/1000cuorirossoblu


Un ritiro di clausura. Questa sarà la “fase 3” del calcio. Una struttura complessa, e assolutamente stupefacente agli occhi del pubblico. Il Bologna entrerà presumibilmente nel ritiro di clausura da domenica sera, per i successivi 15 giorni. Da quel momento il “gruppo squadra”, questa la definizione che ne ha dato il protocollo FIGC, entrerà in una bolla che limiterà i contatti con l’esterno a zero.

Massimo Vitali nelle pagine de Il Resto del Carlino ci spiega dettagliatamente quella che sarà la vita del gruppo squadra rossoblù a partire da domenica 17.
Il Bologna, che in questi giorni, sta continuando a lavorare con il sistema delle sedute individuali, inizierà da lunedì 18 le sedute collettive. Al fine di limitare il contagio in questa fase che precede la ripresa del campionato, il gruppo-squadra rimarrà isolato per 15 giorni.

Il Bologna ha individuato in 55 persone il gruppo che andrà a riunirsi da domenica sera. I 55 hanno finora già svolto una serie di tamponi, che la società ha pagato 150 euro l’uno per un totale di 8 mila euro. Una soluzione che si ripeterà almeno due volte all’interno del ritiro e ogni 3-4 giorni durante il campionato. Dispendiosa, ma necessaria al fine di tenere sotto controllo la situazione contagi.
Il gruppo-squadra del Bologna dunque dal 17 sera si riunirà presso l’Hotel Regency Savoia, che riaprirà i battenti solo per i rossoblù dopo la chiusura causa covid, all’interno dell’Hotel il gruppo alloggerà in 55 stanze singole e grazie ai pasti serviti a buffet non entrerà mai in contatto col personale dell’albergo.
Le stanze dell’albergo in questi giorni saranno sanificate, così come gli spazi comuni del Centro Sportivo Nicolò Galli, unica altra struttura in cui accederà il gruppo.
La squadra farà dunque la spola per 15 giorni tra l’Hotel Regency e Casteldebole. Di questo gruppone di 55 persone, calcolate nei giorni scorsi dallo staff rossoblù faranno parte: una trentina di calciatori (ci saranno anche alcuni ragazzi della primavera aggregati), Sinisa Mihajlovic e il suo staff composto da dieci elementi, il DS Riccardo Bigon, il Team Manager Tommaso Fini, il medico Luca Bini, quattro fisioterapisti, tre magazzinieri, due membri dell’area comunicazione e l’autista del bus.

Nessuno di questi potrà fuoriuscire dalle aree prescritte. A Casteldebole per tutti, anche il DS Bigon, sarà impossibile accedere all’are degli uffici, per tutti sarà vietati rientrare nelle proprie abitazioni. Per 15 giorni il Bologna vivrà in una bolla assolutamente necessaria per portare il rischio contagi a 0.

 

 

 

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