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Italiano: «Domani siamo senza Aebischer, Ndoye, Erlic e Iling»

Le parole di mister Italiano alla viglia di Genoa-Bologna, che segna il ritorno in campo dei rossoblù dopo la sosta Nazionali

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Vincenzo Italiano (fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)
Vincenzo Italiano (©Damiano Fiorentini)

Alla viglia di Genoa-Bologna, gara valida per l’ottava giornata di Serie A, mister Vincenzo Italiano a fatto il punto in casa rossoblù prima di cominciare tre settimane cruciali per il futuro stagionale del club, tra turni infrasettimanali e Champions League.

La parole di Italiano

«Si dice sempre che dopo le soste si può lavorare bene ma quando tornano i giocatori dalle Nazionali arrivano con diversi minuti sulle gambe. A questo giro perdiamo Ndoye, Erlic, Aebischer e Iling-Junior, oltre a Lucumì che oggi è rientrato e ha lavorato a parte. Noi daremo il meglio ma è una situazione che non fa piacere e sono sinceramente dispiaciuto anche perché ci aspettano molti impegni nei prossimi 20 giorni».

Sulle condizioni specifiche degli indisponibili

«Aebischer ha un problema all’adduttore, Ndoye è fermo per un carico di fatica. Per Erlic si parla di lesione mentre Iling ha un problema al collaterale simile a quello di Pobega, una situazione che non si risolve subito».

Il contributo di tutti

«Adesso dobbiamo poter contare su chi ha avuto meno spazio. Odgaard, Karlsson, Orsolini: c’è bisogno del contributo di tutti. A partire dalla rifinitura, è necessario essere molto attenti, mettere il compagno in condizione di fare gol che devono arrivare anche dai centrocampisti e dai difensori. Insistere sulle palle inattive ed ottimizzare le occasioni che costruiamo».

Italiano su Karlsson

«Karlsson sta cercando una condizione diversa, aveva una caviglia che non gli dava la possibilità di giocare in modo ottimale. Ho parlato con lui, deve sfruttare meglio i momenti e sta capendo le mie richieste. Con il Parma, ad esempio, uno come lui deve dare qualcosa di più».

La gestione di Freuler

«E’ un trascinatore, merita quanto sta ottenendo. Lui ha un grande fisico, che gli permette di essere sempre al top. Spero (ride) che i gol inizi a farli anche qui e non solo in Nazionale».

Una valutazione sui polacchi Skorupski, Urbanski e Labedzki

«C’è poco da dire, sono giocatori importanti per noi. Urbanski ormai è un titolare inamovibile nella Polonia, Skorupski un portiere veterano, affidabile e qui un leader. Labedzki mi ha sorpeso, ha qualità e personalità. In Primavera ci sono giocatori interessanti e lui è uno di questi».

Castro e Dallinga possono coesistere? Dominguez si sta ambientando?

«Per me sono due prime punte, nel forzare a gara in corso anche sì, come fatto a Como, dall’inizio è difficile. Dominguez è arrivato con grande voglia, ha iniziato a mille, poi però è normale, ha avuto un momento difficile essendo lontano da casa. Ora è tornato sorridente, l’ho visto bene e sta crescendo molto».

Sul Genoa e Gilardino

«E’ una squadra affamata, ha bisogno di punti così come noi. Vedremo chi avrà più fame, solo dopo penseremo a Birmingham. Con Gilardino ho giocato al Verona dal 2000 al 2002, abbiamo ottenuto due salvezze. Lui era molto giovane e io già vecchio. E’ stato un grande attaccante e lo ha dimostrato nelle piazze in cui è stato. Abbiamo bei ricordi insieme, domani lo saluterò volentieri».

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