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Bologna

L’altro spogliatoio 14/12/12

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-Napoli-

 

Domenica il Bologna dovrà affrontare in trasferta la terza squadra più forte del campionato.

Banale dire che sarà una partita difficilissima, dove tutti danno il Bologna già matematicamente perdente.

A noi però ci piace far cambiare idea alla maggioranza e far vincere la schedina, in questi casi, a chi spera un risultato apparentemente molto difficile da conseguire.

Il Napoli viene da una pesante batosta contro l’Inter. Gli uomini del simpatico Mazzarri hanno disputato un’ottima partita, con tantissimo possesso palla, ma sono usciti dal Meazza con un pugno di mosche in mano.

Il Napoli ha fino adesso steccato negli scontri diretti con le squadre di simile rango, ma difficilmente ha sbagliato partite contro squadre di media-bassa classifica. Andiamo là proprio per invertire questo trend.

Spesso giocare non avendo nulla da perdere produce quella spensieratezza e lucidità mentale necessarie contro una squadra che ha caratteristiche tecniche notevolmente superiori e che ha l’obbligo di vincere.

Non che il Bologna sia in una posizione di classifica tranquilla e quindi si possa permettere di perdere molte partite, ma siccome tutti danno per scontata la sconfitta di Napoli, questo potrebbe diventare una motivazione in più per i rossoblu.

Il Napoli inoltre sta attraversando un periodo difficile per via  del calcio scommesse, come lo passammo noi quest’estate.

La richiesta di un punto di penalizzazione e la squalifica per nove mesi di Cannavaro hanno introdotto timore nella piazza partenopea. E’ un’altra occasione da sfruttare prendendo la palla al balzo.

I campani confermeranno probabilmente la stessa formazione che ha perso domenica sera scorsa contro l’Inter. L’unico dubbio di Mazzarri è tra Insigne e Pandev, col macedone in leggero vantaggio.

In porta ci sarà come sempre Morgan De Sanctis, uno dei migliori portieri italiani e in aria di rinnovo fino al duemilaquindici.

La solita linea difensiva a tre sarà composta da capitan Cannavaro centrale con Gamberini e Britos ai suoi lati.

Partita sicuramente speciale per questi due giocatori. Gamberini è nato al Maggiore e ha disputato con la maglia rossoblu cinque stagioni intervallate da una parentesi a Verona. Proprio Alessandro, ha recuperato dalla contusione al setto nasale che si era procurato contro l’Inter per cui sarà regolarmente al suo posto nella difesa di Mazzarri dopo aver superato nelle gerarchie di quest’ultimo Campagnaro.

Anche Britos deve molto al Bologna che lo ha fatto conoscere al calcio europeo e dove ha passato tre stagioni.

Cannavaro e Gamberini sono due ottimi difensori molto bravi sia coi piedi che sulle palle alte. Britos invece fa un po’ fatica quando viene attaccato in uno contro uno da giocatori più bassi e rapidi.

Cannavaro comunque lotterà contro un cliente sempre scomodo per qualunque difensore come Gilardino, che con la presenza di Gabbiadini accanto a sé e di Diamanti dietro può essere maggiormente supportato.

Proprio il trio in avanti del Bologna può costituire un pericolo per la difesa di Mazzarri avviando numerosi tre contro tre, dato che gli esterni azzurri non avranno sempre la possibilità di tornare per coprire.

Soprattutto nei contropiedi quindi il Bologna può fare male al Napoli.

Nel centrocampo dei campani saranno Inler e Behrami mediani, Maggio e Zuniga sulle fasce.

I primi due fanno del Napoli un centrocampo molto fisico, quadrato e coriaceo.

Sarà difficile passare attraverso questi due giocatori. Inler sarà comunque colui che imposterà il gioco, sul quale probabilmente andrà Taider in costante pressing  come è avvenuto con ottimi risultati lunedì con Ledesma.

Attenzione a Inler anche per i micidiali tiri da fuori. Per ora a Napoli ha segnato solo così. Palle vaganti che dopo azioni confusionarie arrivano al limite dell’aree possono essere calciate in modo magistrale dall’ex Udinese.

Prestiamo per cui attenzione a non lasciargli spazio libero per concludere agevolmente, non perdendo neanche palloni in zone critiche del campo.

Maggio, a differenza che in Nazionale, compie sempre ottime partite, perché con la difesa a tre può dedicarsi di più alla fase in cui riesce meglio, quella offensiva, contrariamente a quando gioca da terzino.

Morleo e Guarente, rispettivamente terzino e mezzala della parte sinistra del Bologna che domenica dovrebbe continuare con la difesa a quattro riportando il centrocampo a tre, dovranno prestare molta attenzione sulle incursioni di Maggio.

Dalla parte opposta Zuniga è un peperino velocissimo dedito anch’esso maggiormente alla fase di attacco.

Crea numerosi problemi quando affronta l’uomo in uno contro uno essendo anche pericoloso con i suoi improvvisi inserimenti e i buoni cross che spesso riesce a mettere in mezzo all’area da fondo campo.

Il Bologna dovrà stare attento al centrocampo del Napoli. I due terzini rossoblu più le mezzali a loro vicini dovranno lavorare su Maggio e Zuniga.

Taider, Khrin e Guarente, dovranno aiutare in fase offensiva Diamanti che probabilmente sarà marcato a uomo senza sosta da Behrami,

In attacco affianco ad Hamsik e Cavani, dovrebbe rivedersi Pandev.

Scontato dire che i tre tenori del Napoli creeranno problemi alla retroguardia rossoblu.

Hamsik non darà punti di riferimento, spaziando dove vuole, dalla mezzala, alla trequarti, alla fascia.

Attenzione ai suoi inserimenti che compie con perfetto tempismo, spesso letali per gli avversari.

E’ un vero peccato che manchi Perez perché sicuramente con El Ruso, Mare Chiaro si sarebbe divertito di meno.

Tanti rammarichi anche per l’assenza di Sorensen che per stazza fisica e caratteristiche tecniche avrebbe potuto ben limitare una delle prime punte più forti del mondo, come Cavani.

Sicuramente il rientrante Portanova avrà una gran voglia di giocare, per cui confidiamo in lui.

Hamsik, Cavani e Pandev si scambieranno frequentemente tra loro non dando punti di riferimento, quindi sarà necessario mantenere bene le posizioni, limitando il più possibile questi giocatori.

Qualcuno ha suggerito l’impiego di Pazienza, che semmai essendo un ex di partita potrebbe tirare fuori la gara della vita. Anche no.

“Sembrava un’impresa impossibile, ma ce l’abbiamo fatta”. Pubblicità dell’Amaro Montenegro, che ci auguriamo di poter usare appropriatamente quale slogan dopo domenica sera.

L’anno scorso finì 1-1, inpanchina c’ero lo stesso allenatore, in campo forse giocatori migliori. Se Pioli però ne è stato capace l’anno scorso, ha tutte le capacità per fare punti al San Paolo anche stavolta.

Avanti con coraggio e fiducia!

Avanti Bologna!

 

Bettu

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