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Bologna

L’altro spogliatoio 18/01/2013

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-Milan-

 

Domenica si ritorna a Milano, dopo avere dato una lezione di tifo strepitosa che perfino i muri del San Siro hanno imparato.

L’avversario non sarà più nerazzurro, ma rossonero. Il trofeo per il quale si gioca non sarà più la Coppa Italia, ma il Campionato, anche se la possibilità avuta martedì di arrivare tra le prime quattro, in quest’ultimo torneo, sembrano davvero risicate.

Il Bologna vuole rifarsi dopo l’immeritata sconfitta subita proprio su quell’erba.

All’andata Agliardi fece la prima di una lunga serie di papere che condizionò in modo negativo l’andamento di una gara fino ad allora ben giocata dai rossoblu.

Pochi giorni fa ne ha fatta un’altra. La lezione da ripassare è sempre quella, le uscite. Se giocasse, speriamo che abbia già dato.

Il Milan viene da una sconfitta rimediata a Roma e da uno deludente 0-0 rifilato al Ferraris contro la Sampdoria e senza dubbio vorrà rifarsi.

Il Bologna non vuole accorciare il gap che separa la squadra di Pioli dalla zona retrocessione.

Il team di Allegri si schiererà secondo l’usuale 4-3-3.

In porta ci sarà Abbiati, davanti a sé la linea a quattro difensiva composta da De Sciglio, Bonera, Mexes e Constant.

I due terzini hanno conquistato da poco la titolarità in squadra.

De Sciglio è un giovane italiano molto promettente, classe ’92, che già adesso è riuscito a sbarazzare la concorrenza attorno a sé.

Come Constant, è molto bravo nel proporsi offensivamente con pericolose galoppate terminate da buoni cross.

Anche l’ex Chievo e Genoa, sacrificato da terzino visto che il suo ruolo naturale sarebbe mezzala, sta disputando buone prestazioni in quella posizione.

Sono entrambi molto bravi nella fase offensive, mentre vanno in difficoltà quando vengono attaccati. Gli esterni del Bologna non dovranno perciò rinunciare a supportare la manovra offensiva rossoblu portandosi spesso sul fondo per crossare. Crossare decentemente, please.

Bonera, rientrato in gruppo questa settimana insieme a Muntari ed Antonini, è in vantaggio per una maglia da titolare su Zapata. Il trentunenne difensore è un po’ il jolly della difesa milanista e Allegri lo schiera perché fra i tanti lo considera il più esperto e continuo.

Sembra essere certo del suo posto affianco a lui Philippe Mexes.

La coppia difensiva del Milan, come del resto l’intero reparto rossonero, è un po’ il tallone d’Achille della squadra.

Giocatori come Konè, Diamanti, Gabbiadini e Gilardino dovranno sfruttare la fragilità della suddetta retroguardia per una partita che presumo da over.

Il Bologna probabilmente prenderà gol, ma con l’attacco prolifico che si ritrova ha le capacità per poterne segnare più di uno.

La mediana del Milan sarà formata da Montolivo in regia, affiancato da Boateng e Nocerino in funzione di mezzali.

Montolivo sostituisce come playmaker il capitano Ambrosini, out per una lesione all’adduttore subita nella gara di Genova.

Boateng viene più arretrato per giocare da mezzala, ruolo che comunque ha benissimo nelle corde e Nocerino dovrebbe ancora essere preferito all’appena recuperato Muntari.

Boateng in questo campionato sta giocando di gran lunga peggio delle aspettative. Saranno i cori, sarà la Satta…

Il Bologna si deve augurare che non si svegli proprio domenica, ma bisogna agire anche concretamente marcandolo dovutamente perché è vero che sta passando un brutto periodo, ma è un giocatore che si può accendere da un momento all’altro grazie all’ottimo mix di fisicità e tecnica che possiede.

Bisognerà prestare attenzione anche agli inserimenti di Nocerino, giocatore che soprattutto l’anno scorso ha dimostrato di sapere fare malissimo in questo modo, trovando il gol facilmente.

Konè probabilmente starà fisso su Montolivo, impedendo all’ex viola di impostare lucidamente l’azione offensiva, mentre Perez e Khrin dovranno arginare le due mezzali rossonere.

Il tridente d’attacco vedrà applicato con Bojan e El Shaarawy sugli esterni con Pazzini punta centrale.

Bojan è in vantaggio su Robinho e Niang ed è un attaccante molto veloce e bravo tecnicamente. Nonostante l’altezza non disdegna neanche di testa con inserimenti sempre pericolosi.

Sul Faraone c’è poco da dire. E’ veramente un fenomeno, una forza della natura. Tanto più ora che ha trovato la sua posizione, ovvero partire dalla sinistra per poi accentrarsi sapendo essere pericolosissimo.

Garics dovrà stare molto attento su di lui perché è in grado di inventare qualsiasi cosa con grande rapidità di movimenti.

Pazzini nella partita di andata segnò una tripletta ed è comunque un giocatore che si sblocca da un momento all’altro.

Per tutta la partita è invisibile, poi salta fuori facendo semmai il gol decisivo.

Il suo pane sono le palle alte sulle quali è bravissimo nell’anticipare il difensore colpendo la palla egregiamente.

Una difesa composta da giocatori alti come quella del Bologna non dovrebbe farsi sorprendere da ciò, potrebbe invece soffrire molto di più la velocità di Bojan e El Shaarawy.

Gli studi sono quelli di Milano 2, seguiti anche da “La vendetta.” Andiamoci a riprendere ciò che ci spettava e pazienza se ne subiranno le conseguenze i cugini.

Pioli si è dimostrato anche in questo campionato bravissimo come ammazza-grandi.

Sicuramente i centoventi minuti che sono sulle gambe di molti giocatori del Bologna, per giunta frustrati dalla mancata qualificazione, non aiuteranno sicuramente.

La forza mentale e gli attributi conteranno probabilmente di più.

Dai ragazzi, crediamoci!

Forza Bologna, sempre.

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