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L’altro spogliatoio: il Benevento di Pippo Inzaghi

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Domani al Ciro Vigorito di Benevento, il Bologna sfida forse la più temibile delle neopromosse e per i rossoblù è l’incrocio con l’ex Pippo Inzaghi, dopo l’esperienza negativa della prima parte della stagione 18/19. Le streghe ci hanno impiegato solo due stagioni a tornare in Serie A e questa volta hanno raccolto quasi subito i primi punti della loro campagna, nella seconda giornata (la prima effettiva per loro, dopo il rinvio preventivo della prima giornata, contro l’Inter, giocata a metà di questa settimana).

DIFESA E DISATTENZIONI – La retroguardia del Benevento è stata lo scorso anno la difesa di gran lunga più solida del campionato di Serie B. I campani, guidati da SuperPippo, hanno gioca e continuano a giocare con la line a 4, schieramento col quale si sono comportati bene in B e gli permette di non schiacciare troppo il baricentro, anche contro squadre molto quotate. Nelle prime due partite di questo campionato di Serie A, a fronte di una situazione reti fatte ottima, lo stesso non si può dire per il disastroso conto dei gol subiti. I giallorossi nonostante meccanismi ben oliati, l’inserimento di un elemento esperto e capace come Kamil Glik hanno trovato molte difficoltà a tenere chiuse le porte agli attacchi di Samp e Inter. Errori individuali soprattutto piuttosto che di reparto. La squadra di Inzaghi inoltre prova, quando recupera il pallone a mantenere il possesso giocando fin dal portiere palla a terra, ma i risultati finora sono molto negativi, con ben due gol regalati direttamente da un possesso palla sbagliato dal portiere Montipò.
Un altro punto debole della fase di non possesso del Benevento è la copertura dell’ampiezza. Le streghe infatti giocano una fase difensiva molto attenta, tuttavia per difendere l’area di rigore stringono le maglie della difesa verso il centro trovando grosse difficoltà nel coprire i cambi di gioco sul lato debole, così sono nati diverse reti di Inter e Sampdoria.

LA FASE OFFENSIVA – In avanti il Benevento ha puntato soprattutto a migliorare il suo reparto esterni e il centrocampo. Ha aggiunto fisicità e corsa con Ionita e Dabo, qualità offensiva con Caprari (è ufficiale anche l’arrivo di Iago Falqué, ma non è detto che giochi immediatamente), che ha segnato subito una doppietta contro l’Inter, nonostante la larga sconfitta. Inzaghi cerca soprattutto i primi gol di Moncini. Il mister in questa fase sembra puntare molto sul bomber ex SPAL, il quale finora ha mostrato le sue qualità solo in B. Tutto in attesa che il colpo dell’estate del Benvento, ovvero Gianluca Lapadula ritrovi la condizione e si inserisca nell’idea di gioco di Inzaghi.
Molto della fase offensiva del Benevento si basa sulla capacità di esterni e mezzali di ribaltare l’azione velocemente e isolare gli esterni appunto nell’uno contro uno per cercare il fondo e cercare la rete col centravanti o con le mezzali che si buttano dentro l’area di rigore alla ricerca dell’occasione propizia.

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