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L’altro spogliatoio: la Roma di José Mourinho

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Il Bologna ospita domani al Dall’Ara la Roma di José Mourinho, reduce dalla vittoria nella gara d’andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Al di là della vittoria europea, i giallorossi in campionato arrivano da un periodo molto negativo nel quale hanno perso punti preziosi nella corsa Champions League e diversi giocatori fondamentali per infortunio, un po’ come i rossoblù di Thiago Motta. Il tecnico portoghese ha saputo però fare di necessità virtù schierando una formazione funzionale all’obiettivo anche in Europa League per arrivare al ritorno della semifinale in vantaggio.

MODULO. Nonostante le tante assenze, Mourinho non ha mai rinunciato allo schieramento tattico col quale ha impostato la propria squadra dall’inizio della sua avventura. La sua squadra si basa sulla solidità della difesa a tre. In assenza di Smalling e di Llorente, Mourinho ha adattato Cristante come centrale del trio difensivo, e inserito il giovane Bove nella formazione titolare. Con l’inserimento di Bove, la Roma ha certamente guadagnato dinamismo e qualità offensiva, visto che il giovane centrocampista è più abile dell’ex Atalanta ad inserirsi in area di rigore e ha maggiore fantasia offensiva. Col Bayer, e probabilmente anche contro il Bologna, quindi Mourinho dovendo anche rinunciare a Dybala ha giocato con un classico 3-5-2, disponendo di un centrocampo a tre con due mezzali piuttosto con buone abilità offensive come Bove e soprattutto capitan Pellegrini ha schierato due numeri 9 possenti fisicamente come Abraham e Belotti. Davanti alla difesa ha invece confermato Matic.

GIOCO REATTIVO. La Roma ama difendersi bassa a difesa della porta presidiata da Rui Patricio. Il trio difensivo e la solidità di Matic garantiscono grande filtro nell’arrivo dei pericoli nella zona del portiere lusitano. La squadra di Mourinho così recupera palla bassa e ribalta l’azione grazie alla facilità di corsa e la velocità dei suoi esterni. In questa maniera cerca di sfruttare gli spazi lasciati dalle difese avversarie anche portando il pallone per diversi metri con lo stesso calciatore. In avanti, la squadra di Mourinho ha individualità tali che tutti i suoi calciatori intuiscono perfettamente quali spazi attaccare. 

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