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L’altro spogliatoio: le novità tattiche dell’Atalanta di Gasperini

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Dopo il turno infrasettimanale, in cui il Bologna ha frenato la rincorsa salvezza del Torino, i rossoblù nel posticipo della 33ma giornata incontrano l’Atalanta. Un avversario ancora impegnato nel rincorrere un posto che la qualifichi alla prossima Champions League. I nerazzurri in settimana hanno pareggiato a Roma contro la squadra di Fonseca, dopo una partita dominata. Sinisa e i suoi ragazzi dovranno essere concentrati e dare il massimo per dare l’ennesimo dispiacere di questi ultimi anni all’Atalanta, sicuramente affamata dopo il risultato di Roma.

AGGRESSIVITÀ – L’Atalanta giocherà la solita partita aggressiva, con le marcature uomo su uomo a tutto campo. In particolare, nell’ultimo periodo della stagione a fare la differenza nelle partite dei nerazzurri è stata l’efficacia nella marcatura dei tre difensori centrali. L’Atalanta è riuscita a ridurre il numero delle reti subite e ha potuto schiacciare più facilmente gli avversari nella propria metà campo. L’aggressività di tutta la squadra nerazzurra obbliga spesso gli avversari a giocare il pallone spalle alla porta; sarà importante per il Bologna da questo punto di vista giocare a ritmi molto alti nel possesso palla e con grande pulizia tecnica.

ESTERNI – Il gioco offensivo della squadra bergamasca passa molto dai piedi degli esterni. Mancherà però Robin Gosens, uno degli uomini più importanti della formazione di Gasperini. L’esterno sinistro è uno dei finalizzatori dei nerazzurri, avendo l’incredibile capacità di riempire l’area di rigore con grande fiuto del gol. La sua assenza, contemporaneamente ai problemi fisici di Hateboer, che rientra tra i convocati dopo molto tempo, potrebbe suggerire a Gasperini un cambio di modulo, che nelle ultime settimane è stato già provato, passando ad un 4-2-3-1, senza comunque abbandonare il gioco uomo su uomo, che ha sempre contraddistinto le squadre del tecnico piemontese.

L’ATTACCO – Il grande ritmo dell’Atalanta si tramuta spesso in una grande frenesia nel reparto avanzato. Dopo l’addio del Papu Gomez, i nerazzurri sisono affidati prima a Josip Ilicic per diare ordine e fantasia alla loro manovra. Successivamente Gasperini ha adottato novità specifiche, creando diverse opzioni. La prima è stata l’inserimento definitivo di Pessina, come trequartista, ruolo che l’ex Milan conosce alla perfezione avendoci giocato a Verona, sotto la guida di Juric, allievo di Gasperini. Con questa soluzione, l’Atalanta spesso si presenta con le due punte Zapata e Muriel, entrambi in campo, pronti ad alternarsi nel giocare uno in profondità e l’altro incontro al pallone, duettare e creare gli spazi per gli innumerevoli inserimenti dei compagni. L’altra opzione, percorsa di recente, è quella che vede Ruslan Malinovskyi agire tra linee, insieme alla coppia Zapata-Muriel o insieme ad un altro trequartista. L’ucraino parte così prevalentemente dal settore di destra per accentrarsi e sfruttare anche la conclusione col suo fantastico sinistro. Una soluzione tattica che ha aiutato l’ucraino a migliorare le prestazioni in questa stagione, fino a qualche settimana sottotono rispetto alle attese. Proprio in questo modo è stato confezionato il gol del momentaneo vantaggio contro la Roma, quando un’azione sviluppatasi sulla sinistra, ha trovato puntuale la deviazione di Malinovskyi che aveva tagliato sul primo palo.

 

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