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Bologna

La concorrenza “sana” di Motta: Jhon Lucumí

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


In casa Bologna ci si gode l’attualità: due settimane di pausa (per modo dire perché 15 giocatori rossoblù sono convocati in Nazionale) da passare al quarto posto in solitaria. Alla ripresa ci sarà la Salernitana che si presenterà con ogni probabilità con Stefano Colantuono alla guida dopo il fallimentare interregno di Fabio Liverani.

Bologna, la forza della difesa

Il Bologna ovviamente non dovrà sottovalutare la sfida, ma sicuramente parte avvantaggiato perché il suo meccanismo tecnico-tattico funziona ormai alla perfezione e anche qualche scricchiolio difensivo avvertito nelle scorse settimane sembra essere ormai dimenticato. Merito di un’organizzazione difensiva di squadra perfetta dell’inserimento e la crescita costante di un difensore forte come Sam Beukema, l’esplosione improvvisa e non prevedibile di Riccardo Calafiori come difensore centrale e il ritorno forte, fortissimo di Jhon Lucumí.

Lucumí, crescita costante

È proprio il difensore colombiano il calciatore, a nostro modo di vedere, del momento. Al di là dell’azione di pura intelligenza e tecnica calcistica di Riccardo Calafiori, che ha poi propiziato il gol dei rossoblù nel finale di Empoli, il colombiano merita di essere il volto copertina della difesa rossoblù in questo periodo. Le abilità di Jhon Lucumí non le scopriamo certamente quest’anno. Il colombiano ex Genk lo scorso anno aveva dimostrato di avere grandi capacità e ampi margini di miglioramento. Per buona parte del campionato, in coppia con Adama Soumaoro aveva dato certezze alla difesa del Bologna e, salvo qualche momento di distrazione, aveva ben performato. 

Lo stop, la ripresa e il valore della concorrenza

L’affiancamento di Beukema avrebbe dunque dovuto significare un passo avanti per Jhon e per il Bologna. Invece, dopo un discreto avvio di campionato, l’infortunio e la coincidente ascesa di Calafiori hanno cambiato le carte in tavola. Il finale di anno è servito a Jhon per riprendere confidenza col campo. Poi in questo 2024, grazie anche alla concorrenza di Calafiori, Lucumí è salito di tono partita dopo partita fino all’ultimo mese in cui ha approfittato anche di qualche acciacco di Riccardo per riprendersi un posto da titolare. Una crescita che lo ha reso, come ci si attendeva, ancora più decisivo ed affidabile rispetto all’anno scorso. Un esempio su tutti l’intervento con cui chiude in scivolata all’Olimpico contro la Lazio. Motivo per cui la rosa lunga non è solamente un elemento utile ad avere sempre l’alternativa pronta ma anche a creare competizione interna, con l’obiettivo di migliorarsi a vicenda.

 

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