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Le parole di Gastaldello: “Questo dev’essere l’anno della crescita e della conferma.” – 18 Lug

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Non solo allenamento nella giornata odierna, durante la quale il Bologna è sì andato sul campo per la seduta quotidiana di lavoro atletico, ma ha visto anche il capitano Daniele Gastaldello intervenire ai microfoni durante una conferenza stampa. Il centrale felsineo ha subito preso la parola, tracciando un quadro della stagione che verrà passando per quella appena trascorsa“Rispetto all’anno scorso ci sono diversi giocatori con un anno in più, ma anche con delle partite in più in Serie A, per cui per certi giocatori questo dev’essere l’anno della conferma, della crescita. Mi riferisco ai vari Nagy, Krejci, che l’anno scorso sono arrivati e non conoscevano né la lingua, né il campionato e che quest’anno partono avvantaggiati, per cui credo che da parte di tutti ci debba essere una crescita, ma credo anche che alcuni siano più avvantaggiati rispetto ad altri.”

Successivamente interpellato sull’agguerrita concorrenza nel reparto arretrato, Gastaldello analizza la situazione anche in chiave mercato: “Il fatto di essere in diversi su un ruolo magari può essere visto come una sorta di mercato in uscita, io invece lo vedo come una competizione. Il fatto che uno debba sudare il doppio per guadagnarsi il posto, porta sol che giovamento alla squadra. Io ho parlato con la società, sono un giocatore del Bologna e resto un giocatore del Bologna. Poi le dinamiche del mercato sono tante, è aperto fino a fine Agosto e vedremo. La cosa che mi preme sottolineare per me e per tutti i miei compagni di squadra è che ci saranno delle uscite e delle entrate da qua a fine Agosto, ma l’importante è che quei giocatori che in questo momento indossano la maglia del Bologna si comportino seriamente e diano il 100% per la squadra in cui giocano adesso, questo è fondamentale.”

Sul finale prende in esame anche un’eventuale ipotesi di ritiro, che però non accadrà nell’imminente futuro: “Nel momento in cui non avrò più voglia di sacrificarmi, mi peserà allenarmi e fare le corse in montagna, quella secondo me è la cosa più brutta. Però finché uno ha lo spirito e la voglia di stare ancora dietro a ragazzi con 10-12 anni meno di te, quella è una cosa positiva e che ti spinge ad andare avanti e continuare. Poi arriverà magari il momento in cui dirò basta, non ce la faccio più, ma finora non mi è ancora capitato per cui vado avanti.”

Fonte: Bologna Fc

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