Lezioni di Italiano – Bologna, in Europe we trust

Da alcuni anni il Bologna esprime uno  stato di  porto sicuro per moltissimi calciatori esteri, sia continentali, sia sudamericani, con qualche eccezione (Tomiyasu, giapponese, Barrow, gambiano). Ma rimanendo in Europa,  Bologna è stato crocevia, nell’ultimo trentennio, di “etnie” differenti, che stabilivano il proprio quartiere sotto le due torri. E che hanno dato molto per la nostra maglia.

A Bologna arrivarono Kennet Andersson e Klas Ingesson

Decidiamo di partire da loro, le due torri, perchè entrambi hanno segnato un percorso importante a Bologna. Non tanto e solo per gli anni in cui sono rimasti (Kennet ha vestito 4 anni la maglia rossoblù, Klas due anni), ma per il contributo che hanno dato alla causa. Da li in poi diversi scandinavi hanno vestito la maglia rossoblù, alcuni che hanno lasciato il segno, altri meteore. Li citiamo Antonsson Mikael (difensore), Ekdal Albin (centrocampista), Friberg Erik (centrocampista), Helander Filip (difensore), Holm Emil (difensore), Krafth Emil (difensore), Lucic Teddy (difensore), Svanberg Mattias (centrocampista). Oggi Jesper Karlsson (attaccante) non è ancora entrato nei cuori dei tifosi, ma le qualità ci sarebbero tutte.

C’è stato un periodo Orange

La truppa olandese negli ultimi anni invece è stata un’altra colonia, che ha stabilito in città, la propria residenza. Si parte con Mitchell Dijks (difensore), Denso Kasius (difensore), Jerdy Schouten (centrocampista con 100 presenze), Sam Beukema (difensore) Oussama El Azzouzi (centrocampista).  Citiamo anche Sidney Van Hooijdonk che è sempre rimasto ai margini del progetto rossoblù.

E il mercato oggi direbbe Scotland

La Scozia ha avuto alcuni rappresentanti arrivati sotto le due torri: Aaron Hickey (arrivato alla stessa età attuale di Miller), il nostro attuale capitano Lewis Ferguson e l’oggetto del desiderio del centrocampo, Lennon Miller. Che ancora rossoblù non è.

Giovanni Sartori e Marco DI Vaio sono in pressing, con il ragazzo e la società (Motherwell), perchè le qualità ci sono tutte (sta ricalcando le gesta di Lewis). E come Lewis può ricoprire i ruoli di centrale di centrocampo e trequartista. Lo scorso anno, in 32 gare disputate, a soli 18 anni, ha segnato due gol (lui ama gli inserimenti) e garantito 8 assist. E’ già un giocatore maturo e sa calarsi nel gioco, prendendosi le sue responsabilità, lavorando spesso da tuttocampista (eseguendo bene entrambe le fasi).

Il suo compleanno è il 25 agosto: chissà che non lo festeggi a Casteldebole.

(Fonte: M. Vigarani – Corr Bo)

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