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Lorenzo fa che non sia l’ultima

Ci sono giocatori che entrano nel cuore della tifoseria, non solo per quello che fanno, ma soprattutto per quello che sono: Lollo uno di noi.

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù
Lorenzo De Silvestri (© Damiano Fiorentini)

In una delle ultime inquadrature del prato di Marassi, dopo la sconfitta per 2 a 0  contro il Genoa, abbiamo ammirato il lunghissimo abbraccio fra Thiago Motta e uno dei suoi “capitani”, in campo e nello spogliatoio, Lorenzo De Silvestri.

Per Lollo potrebbe essere stata l’ultima partita della sua carriera, perchè il suo contratto con il Bologna Fc 1909 scade il 30 giugno di quest’anno. Ma la sua carriera sembrerebbe non dover finire mai. Rivediamola insieme.

Lorenzo e il debutto in serie A

De Silvestri è un prodotto del vivaio biancoceleste e con la Lazio ha una serie di debutti: in Intertoto (contro il Tampere United il 23 luglio 2005 a soli 17 anni), in serie A (il22 aprile 2007) e col gol (in un Lazio -Rende il 21 agosto 2006).  La sua storia  personale col gol racconta che negli ultimi dieci anni in serie A ha sempre segnato, tranne nella stagione 2019/20 quando era al Torino.

L’arrivo a Firenze e il primo incontro con Sinisa Mihajlovic

Nel 2009 passa alla Fiorentina e qui incontrerà, al suo secondo anno in maglia viola, Sinisa Mihajlovic; sotto la sua guida giocherà 197 partite (fra serie A e Coppa Italia per lo più) e realizzerà 14 reti (con la maglia della Fiorentina, della Sampdoria, del Torino e del Bologna).

Un percorso che vede Lollo come un pretoriano dell’allenatore serbo, giocatore che spesso lo ha seguito incarnandone lo spirito di abnegazione e determinazione sul campo. Ma Sinisa apprezzava tantissimo le qualità di Lorenzo anche nello spogliatoio, dove spesso era uno dei giocatori più ascoltati.

Dopo Genova e Torino, l’arrivo di Lorenzo a Bologna.

E dopo aver indossato la maglia blucerchiata e quella granata (dove aveva ritrovato come allenatore  Mister Mihajlovic), il 17 settembre del 2020 arriva a Bologna, voluto fortemente da Sinisa, dove diventa da subito, per esperienza e militanza in serie A, uno dei giocatori più ascoltati dai compagni, dentro e fuori dal campo.

In rossoblù giocherà 95 partite, segnando almeno una rete in ogni stagione: in quest’ultima ne ha segnato due, una bellissima di testa contro il Frosinone il 22 ottobre scorso e una importantissima contro il Genoa, al 95esimo, regalando ai rossoblù un pareggio.

E adesso lo aspetterebbe, per la prima volta nella prossima stagione, un giro in Champions League, che ha assolutamente meritato con i suoi 25 compagni.

Presidente Saputo gli rinnoviamo ancora di un anno il contratto e lo spediamo in giro per l’Europa a fare da chioccia ai più giovani?

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