Bologna FC
Napoli vs Bologna 6 a 0: la cronaca del match – 20 apr
Nole Djokovic è il campione… Ah no, ho sbagliato sport! Ironia a parte, vedere il Bologna perdere 6 a 0 al San Paolo contro il Napoli è vergognoso oltre che molto triste. Diventa anche estremamente difficile commentare un match che non ha avuto storia, dato che già al 35′ i rossoblu erano sotto di due reti, firmate… Manolo Gabbiadini. Il numero 23, vice Higuain nonché obiettivo di calciomercato felsineo, non ha esultato in nessuna delle due marcature. L’ex Samp si ricorda la splendida stagione 2012/13 trascorsa sotto le Due Torri. E probabilmente si ricorderà anche il 6 a 0 subito dai petroniani contro la Lazio all’Olimpico. Stesso risultato, ma due stagioni abbastanza differenti. Quel Bologna era relativamente sereno ed era figlio di una gestione di Pioli assolutamente favolosa. Il quartetto Diamanti, Gilardino, Gabbiadini e Kone era semplicemente da urlo. Magari ci fosse stato un “Pana” stasera, proprio come al San Paolo in quella stagione. Ma non ci sono sforbiciate che tengano: il Bologna stasera era inguardabile. Donadoni ha provato a mischiare le carte in tavola schierando Rossettini e Acquafresca titolari, ma non ha fatto nient’altro che peggiorare la situazione. E alla ripresa, quando è arrivato subito il 3 a 0, l’ex CT della Nazionale ha provato schemi su schemi, grazie all’inserimento di Mounier e Floccari ma nulla è servito se non a subire altre tre reti. Stasera non è stata questione né di uomini né di moduli, ma semplicemente era un problema di testa e motivazioni. E anche di carattere. Eh già perché tutti i tifosi rossoblu stasera sono feriti non tanto per il risultato pesante, ma soprattutto per l’atteggiamento poco serio e irrispettoso dei calciatori nei confronti dell’intera città di Bologna e dei supporters felsinei. Subito dopo la fine della partita, i giocatori si sono rinchiusi negli spogliatoi con Donadoni e tutto lo staff per analizzare la sciagurata prestazione. Ma è inutile oltre che stupido piangere sul latte versato. Le lacrime da coccodrillo sono irritanti. Il Napoli era forte, lo avevamo visto anche all’andata, specialmente per l’organico: i vari Mertens (autore di una tripletta) Jorginho, Callejon e Hamsik (senza considerare Gabbiadini) sono calciatori di autentica bravura, sogni per i top club d’Italia ed Europa. La sconfitta era nell’aria, soprattutto visto il periodo di crisi bolognese. Ma non così. I ragazzi di Donadoni hanno dimostrato di non avere determinazione e rispetto per i colori della maglia che indossano. E questo è totalmente ingiusto nei confronti dei tifosi. Ogni calciatore deve onorare la maglia che indossa, e a maggior ragione la gloriosa divisa del Bologna, la più bella che ci sia al mondo. Romanticismo a parte, è chiaro che ci sia qualcosa che non quadra. Non basta giustificare questa improvvisa carenza di risultati con cali mentali, fisici o di altro genere. Ci sono troppe coincidenze che rendono questo periodo ancora più buio di quanto lo sia realmente. Non c’è più quella trasparenza di un tempo in società e ci sono parecchi interrogativi ancora irrisolti. Per esempio: rimarranno a Bologna Corvino e Donadoni? Chiaramente i giocatori sono più coinvolti da queste vicende rispetto ai tifosi. Avere un allenatore che pensa alla Nazionale o un ds che sia apertamente in rottura con il club può creare preoccupazioni tra i giocatori oppure la rottura dello spogliatoio. Purtroppo sono tutte ipotesi e noi non potremo mai avere la verità in tasca. Ma è chiaro che qualche problema c’è.
La salvezza è ancora salda nelle mani del Bologna, ma questi problemi, uniti alla scarsa forma psicofisica dei giocatori, potrebbero rendere questo periodo ancora più nero di quanto non lo sia realmente. Raggiungiamo in fretta la salvezza e prendendo spunto un po’ da Djokovic. Non per il 6 a 0, sia chiaro, ma per il carattere del serbo. L’attuale numero 1 del tennis è cresciuto tra gli orrori della guerra e ha imparato cosa voglia dire faticare per centrare i propri sogni. Non si sognerebbe mai di affrontare un match come ha fatto il Bologna stasera perché sa da dove viene e quanta fatica ha fatto per arrivare fino a lì. Quindi agguantiamo la salvezza lottando come Djokovic in queste ultime quattro finali. Dopodiché sarà necessario risolvere le falle di questo club per evitare di assistere ad altri simili “spettacoli”. San Saputo pensaci tu e ti preghiamo: rimborsa il biglietto ai mitici tifosi bolognesi che erano al San Paolo! Forza Bologna!
Foto (Bolognafc.it)
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