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Bologna

Quel secondo in cui Christo(doulopoulos) è diventato Messi(a)

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Quando sei allo stadio, ci sono cose che non puoi avere in altri posti.

Soffrire insieme. Sentire tante e tante stupidaggini sul gioco, sui giocatori, sul modulo…e dire a tua volta tante stupidaggini su questi argomenti. Dire ognuno la propria verità. Sfogarsi, mettendo la testa “in folle” e sentirsi alla fine più leggeri. Attendere un gol sempre sperato che non sempre si vede arrivare. Poi secondi di pura estasi e delirio collettivo, sdraiato sui gradoni con amici e sconosciuti, abbracciato ad amici e sconosciuti. Accorgersi che la voce, che pochi secondi prima c’era, ora non c’è più.
Eccolo il gol sperato ed atteso!
Questo è il bello del calcio. Questo è il bello dello stadio. Nessuno potrà mai dire di essere “tifoso” senza capire queste piccole stupidaggini che però per 90 minuti diventano l’unico pensiero.
Questo è il motivo per cui le TV non sostituiranno mai le tribune.

Soprattutto quando il gol è i gol vittoria e lo segna all’84° Lazaros Christodoulopoulos in un Bologna-Fiorentina.

Roba che poi a ripetere il suo nome dopo l’esultanza, rischi la sincope…tanto è vero, che anche il tabellone va in difficoltà quando lo deve presentare…ma anche questo, contribuisce al bello di un gol insperato, anche il cognome di 19 lettere, che unito a nome, crea pure un chiaro richiamo biblico.

Da questo si deve partire, per capire il calcio ed i tifosi.
Niente stadi coperti, centri tecnici, nomi altisonanti…è l’emozione che rende impossibile allontanarsi dal calcio e dalla curva.
E’ vedere uno giocatore praticamente sconosciuto ai più, giocare 20 minuti e segnare, dopo esserci andato vicino 2 volte, mandando in delirio puro una curva, e poi in seguito, una città.
Ed è bello anche vederlo abbracciato da tutti: lui, ultimo arrivato e misconosciuto, che risolve una partita fondamentale, con un bel gol. E forse neppure lo sa quanto diavolo perserà nel suo futuro quel gol, a Bologna, contro i viola.

Quando sull’1-1 ho visto che si stava scaldando, è stata una folgorazione: “Ragazzi, ve lo dico, se entra Lazaros, si vince”. Poche altre volte ho creduto così tanto ad una sensazione su chi potesse fare il gol decisivo. Chissà poi perchè. Forse er più la speranza che altro…
Fatto sta che poi succede, e ti trovi senza voce a forza di gridare “E’ LUI!!” per decine di volte, sdraiato su un amico ed abbracciato ad altri. In fondo lo avevo detto no? Se entra, si vince.
Era un predestinato, non lo avevo sentito solo io. Infatti poche file più avanti appare un due aste: “Lazaros alzati e bolla”.
E chi lo ha fatto (ha la mia stima per il coraggio) ha aspettato quel momento per mostrare lo striscione, ma lo aveva scritto ben in anticipo. Anche qui, forse più per speranza che per logica…o magari per gogliardia. E grande Stecas che a fine partita l’ha rincorso per scattargli una foto. La meritava tutta.

Dopo il gol subito, avevamo poche speranze…ma in fondo Lazaros Christodoulopoulos…se non da della sparanza con un nome così…

Alla fine oggi, al netto della bella vittoria, rimane la grandissima emozione di quel gol, ed un nuovo fenomeno, che va a prendersi un po’ lo spazio lasciato libero da Gimenez (gol alla Fiorentina compreso), che fa già impazzire la città, come dimostrano il santino qui a lato e come ha dimostrato l’autista dell’autobus, ed anche qui la casualità non poteva essere più felice, che ha modificato il nome del 19 San Lazzaro, in 19 San Lazaros. Era un predestinato, l’ho già detto. Quando ha scelto il 19 qualcosa lo ha “guidato”, non ci sono dubbi ora.

Speriamo che non sia solo una serata fortunata. Speriamo davvero di aver trovato un buon giocatore.

In ogni caso, tornando a quanto detto all’inizio, è questo che strega del calcio: il gol di Kone al San Paolo, il gol di Gabbiadini nella sfortunata trasferta milanese, il gol di Lazaros ieri sera. Tutte emozioni forti, tutte emozioni condivise. Giobbe direbbe “Basta poco, che ce vò?”. Ecco perchè oggi la gente non la finiva più di parlare del “nuovo greco”, non perchè si pensi davvero di avere trovato un Messi(a) di nome Christo(doulupoulos), ma perchè ha dato tutto in quei minuti che ha giocato, come piace ad OGNI tifoso, ed in più, ha segnato ai viola…non avremo trovato il Messi(a), ma per quei secondi di delirio, è come se lo fosse stato. Forse sembra troppo. Ma se lo sembra, ieri sera non eravate in Curva Bulgarelli.

 

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