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Radio Casteldebole – Conferenza stampa di Stefano Pioli – 26 Ott

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Quando siamo arrivati a Casteldebole, la prima sensazione che abbiamo avuto è che non eravamo soli: certo l’apertura, nei pressi, di un grande magazzino di elettrodomestici aveva aiutato ad attirare persone, ma molti tifosi (perchè di questo parliamo) erano davanti al cancello del centro tecnico ed erano in attesa delle 10.45, momento del grande raduno per supportare la squadra dopo l’ennesima terribile settimana. Abbiamo sentito la loro forte presenza mentre entravamo in sala stampa, il loro umore, la loro voglia di farsi sentire in un momento delicato quale è il momento attuale. A tutti loro il nostro silenzioso grazie, perchè tutti loro, tutti noi meritiamo di più.

 

A vincere ci allena, ma in questi ultimi mesi la squadra si è, forse,disabituata a farlo. Come si recupera questo tipo di situazione e questo feeling con la vittoria ?

Ho letto numeri sbagliati (le 18 giornate senza una vittoria, ndr) ..però è troppo tempo che non vinciamo, troppe situazioni che non ci hanno detto bene in questi ultimi mesi e occorre riportare la barra a dritta, ricucire il rapporto con la vittoria.

Ma come si rimette in moto la macchina, come si ritorna sulla strada della “Vittoria” dopo un lungo tempo in cui si è rimasto all’asciutto e senza i “tre punti”?

Vincere vuole dire acquisire autostima , adesso abbiamo bisogno di ottenere una vittoria, mettere in campo una prestazione molto simile a quella di domenica scorsa a Sassuolo, che è stata ottima sia per intensità che per deteminazione: adesso serve una vittoria. La squadra, durante tutta questa settimana, si è allenata bene, con la giusta preoccupazione, perché la preoccupazione alza lo spirito e la concentrazione, per evitare quelle disattenzioni che, nelle prime giornate, abbiamo pagato carissimo in termini di mancanza di punti.

Quindi vuoi vedere lo stesso spirito e quindi, anche a causa di alcune assenze, rivedremo lo stesso “11! schierato a Reggio?

Se parliamo di Perez è vero che questa settimana si è allenato poco per via di problemi fisici ed è anche vero che non essendo partito con Noi in ritiro, difetta ancora di condizione atletica; ma se oggi facesse la rifinitura bene e lo trovassimo in buone condizioni sarebbe sicuramente convocabile per domani.

Domenica scorsa abbiamo visto una squadra diversa rispetto alle ultime uscite: in qualche modo possono essere cambiate le gerarchie?

Le gerarchie cambiano in una squadra come la nostra, si valutano di partita in partita, soprattutto quando la nostra situazione richiede cambiamenti repentini per raggiungere quei punti che oggi mancano. Se mi chiedete di Lazaros,  per esempio, lui è stato utilizzato anche sulla fascia destra, è una soluzione possibile, ma questo perchè le alternative e le scelte possono essere molteplici a seconda della situazione in cui ci troviamo e in questo momento dobbiamo trovare soluzioni ai problemi di classifica.

Parliamo di problemi quindi: visti i numeri (molti goal in difesa, pochi goal in attacco, ndr) su cosa ritieni di dover lavorare di più, sul reparto difensivo o sull’attacco?

Il numero che mi fa più specie è che la nostra squadra non abbia ancora vinto fin qui. Credetemi se vi dico che stiamo curando gli aspetti singoli, dettagli, e non trascuriamo assolutamente nulla quando ci alleniamo, facendolo con ancora maggiore concetrazione: ma il vero problema è che dobbiamo assolutamente fare un goal più degli altri perché dobbiamo assolutamente vincere, poi il resto verrà di conseguenza.

Non ti preoccupa però il fatto che non arrivano i goal su azione?

A parte le partite con la Roma e Verona, abbiamo sempre creato molte azioni da goal (pensate che nell’ultima partita abbiamo costruito ben 13 nitide palle goal). Arriveranno le situazioni, devono arrivare e arriveranno le vittorie, perchè vorrà dire che ci siamo finalmente sbloccati. Comunque solo in due partite (con Napoli e Roma) non abbiamo segnato, e se vi dico che siamo la nona squadra per occasioni goal questo non vi dice nulla? Adesso però non conta se non finalizziamo e conta solo che dobbiamo guardare al momento e al presente per essere efficaci il più possibile. Domani credo che lo spirito sarà quello giusto per ricominciare il discorso interrotto con la vittoria.

La conferenza si conclude con un paio di approfondimenti su Kone e Perez, due guerrieri che domani dovranno fare la differenza. Usciamo dalla conferenza con la sensazione che qualcosa manchi e se mancherà anche domani, potrebbe essere l’ultima volta che sentiremo mister Pioli a Casteldebole. Ci dividiamo, come spesso accade quando c’è molto lavoro da portera avanti, qualcuno torna in Redazione e qualcuno si ferma per sostenere i ragazzi e fare gruppo con tutti quelli che sono arrivati e stanno arrivando. Già sono tantissimi, bambini e papà, ragazze, giovani tifosi, alcuni umarells e tanta Curva: sereni ma determinati e tutti, ma proprio tutti, con i Nostri colori addosso. Perchè quelli, domani o non domani, Livorno o non Livorno, rimarranno per sempre. 

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