Remo, Capitano mio Capitano (Il Resto del Carlino)

Quando Lewis Ferguson, per infortunio, abbandonò il campo in quel Bologna-Monza (si quella del del 13 aprile ultimo scorso, quella del pullman biancorosso parcheggiato di fronte alla porta di Di Gregorio), il gesto istintivo dello scozzese fu quello di dare la fascia al giocatore più rappresentativo in campo: così Remo divenne capitano.

Quel passaggio di consegne fra lui e Freuler ha suggellato la continuità fra due degli uomini più rappresentativi della banda di Thiago Motta.

Chi è Remo Freuler, capitano rossoblù?

Svizzero, 32 anni pochi giorni fa, è l’architetto di questo Bologna, colui al quale Thiago Motta ha dato le chiavi del gioco rossoblù fin dal suo arrivo e che, partita dopo partita, ha guidato la squadra alla conquista di un sogno europeo.

Già l’Europa: lui che l’aveva già conquistata con l’Atalanta, dopo un periodo non brillantissimo con il Nottingham Forrest, è tornato a splendere sotto la Maratona, per volere di chi lo conosce bene per averlo già avuto (Giovanni Sartori).

In una banda di giovanotti dai 1000 polmoni, lui è quello che, nel percorso di questa stagione, è diventato il fulcro del gioco della squadra, interpretando magnificamente sia la fase difensiva che quella offensiva.

Il Modulo al servizio del Capitano

Remo Freuler, capitano, è quel “1” che gioca davanti ai quattro di difesa, interscambiandosi spessissimo con i due centrali (siano Sam Beukema, Jhon Lucumi o Riccardo Calafiori), impostando dal basso la manovra, ma capace di andarla anche a concludere.

Infatti tutti ricorderanno l’avvio di quella straordinaria azione contro il Verona in casa, dove completò l’opera infilando il gol della definitiva sicurezza, quinta vittoria di sei, striscia vincente interrotta solo dall’Inter capolista.

Mancano, al termine della stagione, 450 minuti, minuti che potrebbero portare il capitano Remo Freuler e la sua banda alla conquista dell’Europa, sogno che manca dalle case dei tifosi da circa 25 anni.  Forza ragazzi, la meta è vicina.

(Fonte M. Vitali – RdC)

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