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Resto del Carlino: Barrow e la Mecca

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L’attaccante Musa Barrow ha un risvolto anche spirituale infatti, dopo la doppietta segnata all’Olimpico, si è inchinato verso la Mecca. Ben tre goal in quattro partite e un assist finaalizzato in rete da Orsolini, questo è il numero 99 gambiano. Un ragazzo profondamente religioso che sta pregando per la sua guarigione in vista della gara di sabato contro il Genoa, partita decisamente importante se si considerano le numerose assenze proprio in attacco. Proprio lui ha affermato che, in questa settimana, si affiderà anche alla fede in Allah, dopo il pestone ricevuto da Bruno Peres che gli ha causato un’ammaccatura alla caviglia sinistra. Venerdì ha pubblicato un post su Instagram scrivendo “Alhamdullilah”, come il nostro “Grazie a Dio”.

Forte l’amicizia con Riccardo Orsolini che aveva conosciuto ai tempi dell’Atalanta ma, parlando bene l’inglese, Barrow ha legato molto anche con i compagni olandesi. Musa è nato ventuno anni fa a Banjul, la piccola capitale del Gambia, uno stato estremamente povero. Purtroppo, venerdi notte, si è assistito anche ad un episodio razzista da parte di un tifoso della Roma che, al secondo goal dell’attaccante rossoblù, ha iniziato ad apostrofarlo in maniera pesante. L’uomo è stato subito allontanato dalla tribuna, ma questo episodio non ferma di certo il nostro attaccante gambiano che, oramai, è già un idolo della tifoseria rossoblù.    

Fonte: Massimo Vitali 

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