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RS – Rdc – La crisi degli attaccanti: dalle punte solo 13 goal dei 36 segnati fin qui dai rossoblù – 2 mar

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Nella squadra del Bologna di quest’anno c’è un vero e proprio paradosso che rende i tifosi increduli: i rossoblù hanno il parco attaccanti più forte di tutta la Serie B, ma questi attaccanti non segnano più, o lo fanno poco. Daniele Cacia – capocannoniere dei cadetti due anni fa con il Verona con 24 reti – a gennaio è stato affiancato da Gianluca Sansone, arrivato dalla Sampdoria ( autore di 20 goal con il Sassulo l’anno prima) e da Matteo Mancosu, preso dal Trapani e re della scorsa stagione con ben 26 reti. Settanta goal in tre potevano bastare per garantire al Bologna una rincorsa alla Serie A senza troppi problemi. Ma fino qui, qualcosa è andato storto. Gli attaccanti non segnano da sei gare. E sommando l’apporto di tutte le punte (Cacia 8, Sansone 1, Acquafresca 3, e Improta 1), i goal realizzati sono appena 13 su un totale di 36. Un problema serio mascherato sino ad ora dalle 8 reti di Laribi e dalle altre realizzate da altri componenti della squadra (3 Oikonomou e Zuculini, 1 Buchel, Bessa, Casarini, Maietta e Abero). Ma andiamo ad analizzare più nel dettaglio la situazione dei tre bomber rossoblù.

 

Daniele Cacia non segna dalla gara con il Perugia, la prima di ritorno, dove con un colpo di testa insaccò la rete alle spalle di Provedel. Nella gara precedente con il Lanciano aveva realizzato altri due goal che avevano fatto gridare al ritorno del vero Cacia. Invece il centravanti calabrese è in astinenza da 547 minuti. Un digiuno che il 31enne ha provato a giustificare con un maggior lavoro di sacrificio per la squadra e con l’assenza di calci di rigore per i rossoblù: uno fin qui, da lui realizzato il 29 agosto a Perugia.

Sansone. E’ stato il primo colpo del diesse Corvino, che lo ha prelevato dalla Samp per far compiere il salto di qualità al reparto avanzato del Bologna. Si è presentato con un goal all’esordio su punizione con il Perugia, poi Gianluca ha messo insieme tre gare opache da titolare, due presenze nei finali di partita e la panchina nell’ultimo match disputato con il Vicenza. Totale: 290 minuti di digiuno. Forse l’attaccante 27enne soffre troppo la pressione e le aspettative che ripongono in lui i tifosi lo hanno frenato.

Mancosu. Doveva essere l’attaccante in grado di garantire un buon numero di goal, invece da quando è arrivato dal Trapani, Matteo ha collezionato 283 minuti senza andare mai a segno. La condizione fisica sembra buona, ma forse ha sofferto troppo il peso di una maglia così gloriosa.  

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