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RS – RdC – La favola di Garycs – 31 Ott

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A volte basta sapere aspettare prima di giudicare, perchè “il tempo è galantuomo”. Era mai possibile che il Nostro Gyorgy, nazionale austriaco, avesse smarrito la strada che lo aveva portato ad essere un forte terzino europeo? Così pareva nelle prime giornate di campionato, non avendo ancora spiccato il volo per delle prestazioni qualitative, ci scrive nel suo articolo odierno Massimo Vitali. Così i due terzini destri (e qui coinvolgiamo l’altro redivivo Crespo, Angel non Hernan), sono diventati gli attaccanti aggiunti che servivano ad una squadra che era stata, fino a qui, riottosa nel mettere nel sacco avversario goal su azione. La partita di ieri (come quella di domenica) è svoltata per l’invenzione di uno dei due terzini destri. Così, dopo un’ammonizione banlissima, al 26simo del primo tempo si fa trovare, come una corsa dell’Atc che arriva al momento giusto alla sua “fermata”, in area quando il maldestro Agazzi gli appoggia la palla su tiro da fuori di Kone: il nostro rossoblù carica il destro e sfrombola sotto la traversa del portiere cagliaritano un missile che finisce in fondo al sacco. Tutto qui? Assolutamente no. Quasi colpito dal morbo della gratitudine, pensa bene, all’inizio del secondo tempo, di ricambiare il favore al greco e lo serve con un appoggio di trenta metri, mettendolo di fronte ad Agazzi che non può nulla sulla stoccata di Pana. 2 a 0 e palla al centro. Una bellissima notte e un bellissimo ritorno dall’isola per Gyorgy che solo in altre due circostanze era assurto alle cronache come “stoccatore” di giornata, lui che era arrivato nel 2010 insieme alla nidiata di giocatori voluta da Carmine Longo e che la scorsa estate ha prolungato il suo contratto fino al 2016 con i colori rossoblù. E lunedì proviamo a ripetere la prova di ieri e di domenica: perchè come dice il detto “non c’è il due senza il tre e il quattro viene da se”. 

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