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Bologna

RS – RdC – La legge della stabilità – 26 Ott

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A Reggio la squadra voluta dal Mister era stata profondamente modificata, mentre oggi, per paradosso, occorre dare continuità e stabilità alle modifiche, perchè se è vero che “squadra che vince non si cambia”, è anche vero che, per come il Bologna ha perso a Sassuolo, i segnali di risveglio ci sono stati tutti e notevoli. Per questo al Nostro  Stefano si impongono le scelte di non cambiamento (anche perchè Perez non è ancora al meglio) e di riproporre la stessa squadra che ha giocato contro il Sassuolo, dando continuità ad un organico che ha ben fatto contro il Sassuolo, nonostante il risultato. E per questo anche la società si è imposta di non cambiare il tecnico, anche per il costo che comporterebbe oltre che ai segnali di risveglio di cui scriveva sopra nel suo articolo odierno Massimo Vitali. Quindi gli unici dubbi saranno sulla fascia destra (Crespo o Garycs) e a centrocampo (Laxalt o Della Rocca), ma la formazione è praticamente fatta. Da domani inizia un mini cicloo di 4 importantissime partite (Livorno, Cagliari, Chievo e Atalanta), tutte abbordabili per il Bologna a patto che si trovi la quadra e che l’organico trovi il guizzo vincente: perchè se domani contro la squadra di Nicola non si dovesse vincere, “l’ora delle decisioni irrevocabili” sarebbe giunta e Pioli sarebbe arrivato al capolinea dell’avventura rossoblù. Pensiamo positivo e pensiamo agli straordinari tifosi che in questo momento si accalcano oltre le reti recinzione del Centro tecnico: solo per questo ci vorrebbero assegnati d’ufficio i tre punti. 

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