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RS-STADIO: Bologna diventa viola – 27 Apr

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La Fiorentina bissa il risultato dell’andata, mettendo un 6-0 nel doppio confronto tra sè ed il Bologna di questa stagione che sembra sempre di più una squadra incapace di reagire ed ormai rassegnata alla retrocessione; si, perchè se tra oggi e domani, tutto dovesse girare male, il Bologna sarebbe penultimo assieme al Livorno. Certo, il Sassuolo gioca con la Juve, ma essere magari in tre a paripunti (Sassuolo, Livorno e Bologna) aiuterebbe ben poco, visto che tutti gli scontri diretti sono a nostro svantaggio.

Il Bologna è durato 15 minuti. Quindici minuti di bel gioco e cuore, con corsa e tentativi di fare gioco e gol, che però si sono infranti contro una Fiorentina che non è apparsa mai troppo in affanno, se non sulla parata di Neto sul colpo di testa di Khrin. In questi 15 minuti, a qualcuno forse era passata per la mente l’idea della partita di fine stagione: la Fiorentina ormai certa dell’Europa League, non aveva stimoli, mentre il Bologna stava attaccando con cuore, per portare a casa punti salvezza pesantissimi.

Poi la Fiorentina è entrata in partita, iniziando ad attaccare, e Curci ha dovuto subito sventare un buon tiro di Ilicic. Quindi Borja Valero ha provato un’azione personale…poi ha iniziato a giocare Cuadrado, facendo scatti, dribbling, assist e gol. Tutta la Fiorentina l’ha seguito ed assecondato, Pizarro ed Ilicic su tutti; ed il Bologna ha chiuso i battenti.

Il primo gol ha davvero spento ogni speranza ed ogni velleità, di una squadra che sa che non riesce a fare gol e che quindi, appena ne subisce uno (e lo subisce sempre) crolla nel consueto psicodramma.

Ballardini sotto di due reti, a due minuti dalla fine del primo tempo cambia Cherubin (non proprio in partita) con Cristaldo. Mossa che cerca di dare una scossa alla formazione ma che poteva essere tranquillamente rimandata all’inizio del secondo tempo, così come infatti avviene con il cambio tra Khrin e Friberg; ed il 3-4-1-1 diventa un 4-2-3-1. Al netto di quanto visto in campo, il Mister al 45° si rende conto che invece di non perdere, doveva pensare a vincere. Ma ormai è tardi.

La Fiorentina ha giocato mantenendo un buon ritmo, con molte azioni fatte di tocchi di prima e cambi di campo repentini, ma non ha mai spinto al 100%, dimostrando ancora di più la propria netta superiorità.

 


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