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RS – STADIO: Da Costa, il protagonista che non ti aspetti – 16 mar

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Quando il Bologna lo ha preso, a gennaio, in tanti hanno storto la bocca: non perché ci fosse del pregiudizio nei suoi confronti, ma perché i grandi sogni americani (e “corviniani”) avevano esaltato tutti, e si erano fatti grandi nomi (Bardi, Sorrentino) e invece alla fine era arrivato lui, esperienza di A ma scalato nel frattempo a riserva della riserva nella Sampdoria di Mihaijlovic. Avrebbe continuato a giocare Coppola, era chiaro, e del resto lui stesso si era affrettato davanti ai giornalisti a dire “deciderà il mister.”

Invece ha deciso il destino: ieri, quando Coppola si è fatto male e Lopez lo ha richiamato dalla panchina. Alzati e cammina? Alzati e para. E lui, Angelo Da Costa, ubbidiente, ha parato. Mica facile entrare così a freddo: “La cosa importante per un portiere è stare sempre pronto con la testa”, dice al termine di una partita dove è stato decisivo più di quello che lui e i tifosi sperassero. Lo ha fatto con una parata strappa-applausi su Garritano: “È andata bene, è stato un intervento importante, quell’occasione poteva cambiare la partita” racconta questo brasiliano atipico, freddo, umile. Che fa il suo esordio in rossoblù nel derby, sotto la pioggia, risultando decisivo. E adesso chi gioca? “Sono venuto qui per essere a disposizione del gruppo e raggiungere la Serie A”, ribadisce. Insomma, deciderà il mister. Che da ieri però sa di poter contare su un portiere in più.

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