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RS-STADIO: I segreti di Zuculini: cuore, jazz e Jim Morrison – 08 ott
Che sia a modo suo un personaggio unico non si scopre certo oggi: Franco Zuculini, in 24 anni, ne ha già passate così tante da poter scrivere un libro. È venuto a Bologna cercando di rilanciare una carriera che appena 6 anni fa sembrava promettere sogni dorati e che invece si è inclinata pericolosamente per sfortuna e infortuni. Difficile altrimenti spiegare come si possa passare da essere convocati in Nazionale da Maradona ad appena 18 anni all’arrivare a Bologna, in Serie B, da svincolati e quasi nell’indifferenza generale.
Pochi si ricordavano di Franco Zuculini, mediano rock ‘n roll più famoso tra gli appassionati di videogames che tra gli addetti ai lavori, in Italia. Eppure il giocatore, se sta bene, c’è e lo sta dimostrando da un mese a questo parte, diventando sempre più protagonista di questo Bologna i cui tifosi ne esaltano lo spirito battagliero e per cui è già un idolo.
“Gli idoli sono altri, certo fa piacere che la gente riconosca quello che stai facendo.” Zuculini – che ha un fratello che gioca nel Manchester City, Bruno – è così, sembra spaccone e sicuro di se ma ha un animo sensibile, come dimostra quando parla dei Bradipi, campioni cittadini di basket in carrozzina, che ha conosciuto domenica. Sottolinea che alla fine della partita lui può camminare, loro no, mai. Che forse spesso si dimenticano le proprie fortune, e ci si fa problemi per cose piccole.
Cuore quindi. Non il solo segreto di Zuculini, che ne svela un altro: la musica.
La musica che lo ha salvato quando poteva esserci spazio per la depressione dopo l’ennesimo grave infortunio, la musica che è stato il primo pensiero una volta presa casa a Bologna: dove mettere il pianoforte?
Ama il jazz, il mediano tutto grinta e cuore dei rossoblù, ma prima di ogni partita ascolta Jim Morrison per darsi la carica che serve. Quella necessaria per rilanciare se stesso e il Bologna.
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