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RS -STADIO: Il segreto di Alino – 17 set

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L’ennesima prodezza fatta da Alino domenica scorsa in quel di Udine, ha fatto si che oggi su Stadio, a firma Furio Zara, si possa leggere un pezzo che cerchi di spiegare la magia che Alino riesce a fare quando arriva nella sua piazzola. Porta il numero 42, può essere un piede da potenza ma anche da tocco sopraffino. Quello di domenica è stato l’ennesimo gol, segnato da circa 25 metri disegnando una traiettoria molto simile ad una stella cometa. Il suo tiro è un movimento di tutto il corpo che si conclude quasi sempre alle spalle del portiere che resta disorientato e pensa d’esser quasi sempre in ritardo sui suoi tiri quando vede arrivare la palla nei pressi della porta. Curci dice di non aver mai visto un giocatore calciare il pallone in quella maniera, si vede il pallone partire, te lo aspetti a destra ma arriva a sinistra.

Diamanti entra di diritto nel gruppo degli specialisti delle punizioni: Maradona, Platini, Zico, Baggio e tanti altri ancora.

Ora il giocatore che si è fatto tanta gavetta, arrivando tardi nel mondo del calcio e che giocava in periferia ha trovato una sua dimensione in questo calcio che lo ha reso interessante a tante squadre della nostra Serie A, ma alla fine ha deciso per il rossoblu e noi ne siamo felici. Lo si può definire ora un Top Player.

Per lui ora c’è la sfida più grande, quella di trovare un posto per il mondiale. Sono già tre i gol che da questa estate Alino ha realizzato su punizione: Udinese e Brescia con la maglia del Bologna, con l’Uruguay in Confederation Cup. Come potrà mai privarsi Prandelli in Brasile, dell’italano più brasiliano di tutti per il modo che ha di tirare le punizioni?!?!?

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