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RS-STADIO: Un Bologna da ritrovare – 18 mag

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“E’ un Bologna da ricucire”. Dritto al punto Furio Zara, che nell’edizione odierna di “Corriere dello Sport – STADIO” analizza lucidamente la situazione rossoblù alla vigilia dell’ultima giornata di un torneo che doveva essere difficile ma che per lunga parte della sua durata aveva regalato un sogno, ritrovare immediatamente la Serie A perduta. Perché tutto è andato perduto? Secondo il giornalista bolognese, quando Lopez si è perso – finendo poi per essere esonerato – in società non si sono accorti che si, il tecnico si era perso, ma non aveva perso la squadra. Che stentava con i risultati ma che aveva ancora uno spirito di unione, mentre adesso appare evidente che è un’accozzaglia di uomini senza né arte né parte. Il tutto potrebbe paradossalmente essere iniziato ancora prima, a dicembre, quando la nuova proprietà americana ha ritenuto necessario sostituire il DS Fusco con Pantaleo Corvino: una mossa legittima, ma non si sa quanto necessaria, con il nuovo DS che ha un sacco di pregi e un curriculum impressionante ma che non è riuscito, logicamente, a trovare la stessa sintonia con un gruppo di giocatori oggettivamente non suo. 

E Delio Rossi? Stesso discorso. “L’impressione è che Rossi sia l’uomo giusto nel momento sbagliato” sottolinea Zara, ed è difficile dargli torto: perché che Delio Rossi sia tecnico preparato e dal CV notevole non è un’opinione, ma che potesse compiere miracoli a questo punto della stagione…Lo ha detto del resto anche Marco Di Vaio, che non parla mai per caso e che sabato scorso ha detto che se uno il carattere non ce l’ha non lo può comprare: prima di questa esternazione aveva detto, qualche settimana prima, che i play-off non sarebbero stati un dramma. Non era un gufo, era soltanto consapevole della realtà dei fatti: una squadra stanca, sfilacciata, senza più identità, questo è il Bologna allo stato attuale. “Il Bologna pre-Saputo pasteggiava a pasta e pomodoro e scatolette di tonno. Con Saputo è arrivato il caviale. Le migliori intenzioni per risultati non all’altezza, perché ogni squadra vive di fragili equilibri.” Equilibri che andranno ritrovati, altrimenti i play-off rischiano di concludersi presto e male.

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