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RS – STADIO: Zanetti dubbioso, i tifosi no – 22 mag

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Ieri mattina il sindaco di Bologna Virgilio Merola ha incontrato Baraldi e Trombetta, gli uomini di Massimo Zanetti in quello che dovrebbe essere il paventato salvataggio del Bologna: oggetto della discussione il ruolo del presidente della Segafredo in quello che si preannuncia come un importante impegno per una società che al momento presenta un disavanzo di circa 30 milioni e che ha necessità che almeno la metà vengano investiti per ottenere l’iscrizione alla Serie B prossima ventura. Alla giunta, gli uomini di Zanetti hanno espresso i dubbi del proprio rappresentato, che si trova nell’imminente quotazione in borsa della propria società: i debiti del Bologna, in questa situazione, non sembrano certo essere una cosa positiva.

Chi non ha dubbi sul futuro della società, pur parlando di sfere diverse da quella economica, è la tifoseria, o almeno una sua buona parte: ieri pomeriggio infatti fuori da Casteldebole sono apparsi numerosi striscioni a firma “Beata Gioventù” che invitavano i giocatori, protagonisti di questa pessima stagione, a lasciare squadra e città. “Parassiti fuori da Bologna”, “Siete una vergogna, ora fuori da Bologna” e soprattutto “Voi siete andati in B, voi ve ne andate da qui” lasciavano poco spazio ad interpretazioni, e difficilmente questa parte di tifo verrà delusa: chi ha contratti onerosi (Perez, Acquafresca, Bianchi e Kone in primis) partirà, chi era in prestito non verrà riscattato e chi invece è in comproprietà tornerà alla squadra di riferimento, come nel caso di Khrin, che potrebbe pure ritagliarsi un ruolo nella nuova Inter di Mazzarri. 
Contestazioni lecite da parte di una tifoseria delusa ma che fino all’ultimo non ha mancato di sostenere una squadra oggettivamente inguardabile, mentre meno lecita – almeno per il presidente della FIGC Abete – è stata la presenza di Christian Frabboni alla riunione tra Zanetti e Guaraldi di qualche giorno fa, con questo presente in incognito come “consulente” dell’attuale Presidente. “Il rapporto fra i club e i tifosi ultrà che si comportano in maniera impropria non è una situazione positiva ed accettabile”, ha chiosato il massimo dirigente sportivo italiano.

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