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Sandy Flash Back – Due partite… -30 Ago-

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Due partite…

Una volta Confucio disse “non fare agli altri ció che non vuoi sia fatto a te”, beh, questa frase mi sembra il metodo migliore per raccontare Bologna-Sampdoria. Qualcuno si starà chiedendo cosa c’entra la filosofia con una partita di calcio, beh ve lo spiego subito….

Torniamo al 1999, penultima partita del campionato della stagione da 60 partite, iniziata a metà luglio con la prima partita di intertoto contro il National Bucarest, e finita con lo spareggio UEFA vinto contro l’Inter. Il Bologna dopo la doppia eliminazione dalle semifinali di coppa UEFA e di coppa Italia era una squadra distrutta moralmente, e perse 3 partite a fila praticamente non giocando contro Cagliari, Lazio e Salernitana. La Sampdoria arrivava al Dall’Ara con un unico risultato possibile per rimanere aggrappata alla serie A, doveva vincere. A inizio partita nessuno aveva dubbi, il Bologna avrebbe inanellato la quarta sconfitta a fila risparmiando le energie per lo spareggio che già era sicuro, ma si sa, il calcio è strano…

I blucerchiati partono forte, e subito dopo 5 minuti Montella su punizione segna il gol dell’uno a zero, ma Ingesson non ci sta, e poco dopo pareggia con un colpo di testa su calcio d’angolo. La partita è un continuo assedio doriano, e prima della fine del primo tempo ancora Montella riporta in vantaggio una Samp che non voleva rassegnarsi alla retrocessione. La partita continua nello stesso modo fino al minuto 47, quando il russo Simutenkov entra in area, e contrastato da Sakic si lascia cadere… Rigore per i rossoblu, che Signori consegna nelle mani di Ingesson… “Ora lo sbaglia” pensiamo tutti, e invece lo svedese ci stupisce ancora, la palla finisce in gol, la Sampdoria è matematicamente retrocessa in serie B, e da questa partita nasce il coro che accompagnerà ogni Bologna-Sampdoria per molti anni “un rigore al novantesimo e la Doria in serie B!!!!”.

Ed è qui che la filosofia si unisce al calcio per uno dei momenti più brutti per noi rossoblu degli ultimi anni….

Era il 29 maggio del 2005, e i rossoblu, dopo un girone di ritorno da incubo, si trovavano a giocarsi la salvezza all’ultima giornata in casa contro una Sampdoria tranquilla e senza più ambizioni. La classifica diceva che la Fiorentina era terzultima con 39 punti, e il Parma e il Bologna quartultime a 41, serviva per forza una vittoria. Ma i rossoblu entrarono in campo troppo timorosi, e già nel primo tempo la Sampdoria colpì 3 legni, il primo con l’ex rossoblu Rossini, e gli altri 2 coi futuri rossoblu Volpi e Zenoni. Il secondo tempo non cambia molto, con la Sampdoria che tiene sempre in mano il gioco e un Bologna sempre più timoroso e terrorizzato dalla retrocessione. Ma a 4 minuti tutto poteva cambiare… Tare al limite dell’area smarca l’ex Castellini in versione “buon samaritano”, entra in area, e solo davanti all’altro ex Antonioli che rimane sulla riga di porta come a dire “io non voglio mandare il Bologna in B, non ti ostacolo”, l’albanese gli tira clamorosamente in bocca, sbagliando una delle più clamorose palle gol!!!

La partita finisce 0a0, ma le brutte notizie arrivano dagli altri campi, la Fiorentina ha vinto a Brescia, il Parma ha pareggiato 3a3 a Lecce, Bologna Parma e Fiorentina pari a 42 punti. Grazie alla classifica avulsa i viola si salvano, lo spareggio retrocessione è il derby emiliano. L’unione tra calcio e filosofia finisce con questo 0a0, non chiedetemi chi vinse quello spareggio, purtroppo o per fortuna non ho ricordi di quella partita….e forse è meglio…

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