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Santiago Castro – Il gol della domenica

Riviviamo il meraviglioso gol dell’attaccante argentino che ha riaperto la sfida contro il Genoa

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Santiago Castro (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

Si indica il cognome sulla maglia mentre corre a centrocampo, tra il boato dello stadio che incita, urla, scalpita. Una rimonta possibile che si materializzerà qualche minuto dopo. Castro lo sapeva già, o meglio, ci credeva. Placa l’adrenalina che scende e sale in un moto vorticoso, si blocca, mima con una mazza da golf il suo gesto tecnico: palla in buca d’angolo. Un gol da cineteca che rinvigorisce il Dall’Ara che, al minuto 99, impazzirà definitivamente con il rigore trasformato da Orsolini.

Santiago Castro apre così il proprio bottino stagionale, primo centro dopo i 10 siglati la scorsa stagione tra campionato e Coppa Italia. L’ultima rete in Serie A, risaliva addirittura al 16 marzo scorso, nella memorabile cinquina rifilata alla Lazio.

Il gol

Lo spunto di Cambiaghi apre l’azione del pareggio del Bologna: l’esterno sinistro italiano punta Norton-Cuffy e con una fiammata sterza mettendo un pallone forte, ben indirizzato, al centro dell’area di rigore. Qui entrano in scena tre attori non protagonisti: si contendono la sfera Vasquez (capitano del Genoa), Marcandalli subentrato ad Ostigard e Dallinga. I tre si avventano sul pallone e tra scivolate e contatti vari rimangono a terra. Chi la spunta in questo ginepraio di gambe è Castro che con la cattiveria di un purosangue e l’eleganza di un cigno, tocca raffinatamente la palla ed è l’unico che rimane in piedi. Straripante fisicamente e magistrale tecnicamente.

Presto – Vivaldi

Ma il gol è più di questo. Se il gesto balistico è da stropicciarsi gli occhi è perché Castro capisce prima di tutti dove sarebbe arrivata la palla e si muove intensamente alla ricerca della stessa. La zona d’impatto è maledettamente irrisoria: l’attaccante argentino dosa la forza nel piede e si fa colpire dalla sfera – indirizzandola -, in uno straordinario binomio tra pensiero e agonismo. Un misto di esterno e tacco del piede, una zona poco sensibile. L’azione, accostata al “Presto” (“Estate”) di Vivaldi non sfigura, anzi, si sposa con leggiadria. La corsa di Castro accompagnata dai movimenti fulminei del violino. E poi ancora la sinfonia che avvolge sull’arresto e tocco di palla. La melodia che esplode mentre Castro arranca all’indietro per vedere quella meravigliosa traiettoria: un bacio al montante del palo, Leali immobile, pareggio del Bologna. Il gol della domenica.

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