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STADIO: Questo Bologna che domina e vince – 25 gen

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Entusiasmo alle stelle. Questa l’aria che si respira intorno al Bologna, che vince e convince espugnando il Mapei Stadium come in pochi si sarebbero aspettati, perlomeno con questa personalità. “STADIO” in edicola oggi dedica la copertina (“Bologna sempre più su”) e le prime quattro pagine alla vittoria di ieri, che vale l’aggancio ad Atalanta e Torino e l’approdo quindi a quella metà-classifica in cui tutti speravano nonostante le dichiarazioni di facciata di inizio stagione tese a ricercare “una salvezza tranquilla”. Altro che storie, senza l’inizio da incubo precedente all’arrivo di Donadoni ora si potrebbe forse parlare di ben altra stagione per i rossoblù, e a proposito del tecnico rossoblù Furio Zara comincia così la cronaca della gara di ieri: “E poi bisognerà parlare di quanto è bravo Donadoni. Il più sottostimato degli allenatori di A in questi tempi di caciara dove si spaccia la fuffa per sostanza”. E per sottolineare quanto appena detto il giornalista di “STADIO” approfondisce con l’aiuto dei numeri: il Bologna è la prima squadra capace di espugnare il Mapei Stadium in questa stagione, sotto la guida di Donadoni la squadra ha vinto quattro delle ultime cinque gare giocate in trasferta senza prendere gol. Ancora, Donadoni ha una media-punti di 1,81 a gara, molto alta, che proietta la squadra a 50 punti stagionali. Davvero non male per una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento (sul mercato e come crescita dei singoli) ma che ieri ha dimostrato anche tanta maturità: la vittoria di ieri è nitida, sei palle-gol a zero, il Sassuolo ridimensionato che dice probabilmente addio all’Europa e che può recriminare sul primo gol, forse, con Giaccherini che lascia a terra Peluso con un po’ troppa malizia. Cose che capitano, minimizzerà Donadoni, e del resto la vittoria è stra-meritata: prima del vantaggio rossoblù Consigli ha effettuato un paio di miracoli, mentre Destro e Taider si sono divorati due goal praticamente fatti. Apre le danze proprio Giaccherini, che dimostra a tutti che quando sta bene in pochi lo fermano. Per lui stravede Conte, e del resto il motivo è semplice: come sottolinea Zara davanti sa fare di tutto, pressa, riparte, dribbla, segna. Il sigillo finale lo mette invece Sergio Floccari, imbeccato da Destro e bravo a liberarsi con un doppio dribbling prima di segnare alla fresca ex-squadra, motivo per cui l’esultanza è moderata. Finisce così, 2 a 0 e i 3000 tifosi rossoblù esaltati: che bel Bologna!

foto: ilrestodelcarlino.it

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