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Bologna

Top & Flop finale di stagione – 21 Mag

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TOP & FLOP DI FINE ANNO

TOP

La tifoseria: “ Con una curva così, voi da serie B…noi da Cempions Lig!”: in effetti, non servirebbe aggiungere altro. Lo striscione apparso nella drammatica partita col Catania ( misto tra italiano ed inglese bolognesizzato) non è stato che il perfetto riassunto di una stagione, che in fondo, non ha avuto che un unico ed indubbio protagonista: il pubblico rossoblù, curva in primis, autore di un’ annata straordinaria tra raduni in massa agli allenamenti, trasferte numerose ed il decimo posto assoluto per presenze in casa. Insomma, non c’è che dire: la tifoseria bolognese, nonostante l’annus horribilis e l’esito infausto del campionato, ha dato proprio tutta se stessa, per tentare di salvare il salvabile, seppur invano. Ma la coscienza è a posto. Ora la prova del nove in serie B: confermarsi per far capire all’Italia intera che, al di là di Guaraldi, Zanetti e compagnia bella, “ il Bologna è una fede”. Al di là di tutto. Al di là della categoria. Voto 10 e lode

I pochi salvabili: c’han provato, seppur non seguiti a dovere dai compagni: ma l’impegno e il sacrificio mostrati restano. Tra le poche note liete di questa storta annata, troviamo la coppia ellenica Lazaros-Konè, veri trascinatori del post-Diamanti: sufficienza per entrambi, con lode per il secondo per il titolo di capocannoniere della rosa con le sue 5 reti. Salvabili anche Morleo e Cherubin, da cui si potrebbe ripartire l’anno prossimo. Menzione speciale anche per Renè Khrin: lo sloveno, seppur con tutti i suoi limiti, ha comunque dimostrato un sincero attaccamento alla maglia, lottando e dando tutto se stesso in ogni partita. Voto 6 più

Diamanti: nonostante l’addio a mercato chiuso, ferita ancora aperta,con i suoi goal e assist di neanche quattro mesi tiene a galla il Bologna fino a maggio. E questo è un merito che gli va riconosciuto. La partenza dall’Italia, a dirla tutta, gli è costata il mondiale: però guadagna milioni su milioni. Contento lui..voto 6

FLOP

Gli allenatori: il peccato che li accomuna, se davvero esiste, è il mutismo eccessivo, dovuto forse al loro carattere mite e tendenzialmente aziendalista, che li porta ad accettare silenziosamente gli atti suicidi compiuti in sede di mercato dalla società. Ma né Pioli prima ( voto 5), né Ballardini poi ( voto 5,5 per la parziale scusante del non aver Diamanti), c’hanno in realtà capito molto, in questa stagione. Metterli tra i colpevoli di questo disastro pare eccessivo: eppure, nonostante tutto, da due tecnici navigati e esperti come loro, ci si sarebbe aspettato senza dubbio quel qualcosa in più, che purtroppo non è arrivato.

I presunti senatori: avrebbero dovuto essere gli assi portanti di questa squadra, ma han fallito miseramente: quattro simboli di un disastro totale, uno per ruolo. Curci ( voto 5), colpevole di un inizio disastroso costato diversi punti, Natali ( voto 4,5) leader di una difesa troppo perforata, Pazienza ( voto 4) fallimentare incontrista e palla al piede, ma soprattutto Rolando Bianchi ( voto 3, come i goal segnati) senza ombra di dubbio la più grande delusione stagionale. Nella lista rientrano ovviamente anche Antonsson e Perez ( quest’ultimo per il forfait misterioso del finale di stagione): pilastri gli anni scorsi, delusioni quest’anno ( voto 4 per entrambi)

La dirigenza: dovessimo enumerare tutti gli errori compiuti in questi tre anni staremmo qua fino a domattina; dunque limitiamoci agli errori del recente passato: vendono Taider in estate ( non ascoltando il tecnico di allora) dopo le tante cessioni avvenute negli anni scorsi. Sostituiscono Gilardino ( che doveva essere rossoblù, dopo il sacrificio di Portanova) con un trio evidentemente non all’altezza, ma non è finita: con la squadra quart’ultima, a febbraio col mercato chiuso, vendono Diamanti senza adeguati sostituti. Ed è la mazzata decisiva. Completo disastro, voto decisamente sotto lo zero voto ( come direbbe il Civ: “ 0, -1,-3….fate voi”)

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