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Tutti gli Uomini del Presidente – Frangar, non flectar

La politica di mercato, dettata dal Presidente, è assolutamente chiara e avvallata da Sartori e Italiano: il Bologna non svende. Meno che mai alla Juventus.

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Joey Saputo Bologna - ©Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù
Joey Saputo - ©Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù

Martedì 9 luglio Casteldebole riaprirà le porte, come quando al portone  di scuola suonava la prima campanella, che annunciava l’inizio del nuovo anno e Vincenzo Italiano sarà lì. Aspetterà i suoi nuovi giocatori per conoscerli tutti.

In realtà a Casteldebole in questi giorni, sui campi verdi di allenamento, due giocatori hanno cominciato ( o continuato) ad allenarsi. Il primo è il capitano Lewis Ferguson, alla ricerca del recupero della migliore condizione possibile, che potrebbe avverarsi non prima di ottobre (salvo miracoli). Lewis crede di poter essere a disposizione di Vincenzo Italiano  a metà settembre, per le prime gare di Champions League e l’Highlander scozzese ce la metterà tutta per esserci.

Il secondo è invece Santiago Castro, che non andrà alle Olimpiadi e quindi ha anticipato il rientro a Casteldebole.

La situazione di mercato

Per stare all’ufficialità, in questo preciso momento, due soli giocatori non sono stati confermati: Alexis Saelemaekers (tornato al Milan) e Victor Kristiansen.

La società rossoblù ha riscattato Jens Odgaard, perchè Vincenzo Italiano ha dato il suo placet (oltre ad essere un pupillo di Sartori).  Fra i volti nuovi ci sono gli acquisti di Emil Holm e Juan Miranda, sistemando così entrambe le fasce, con le conferme di Stefan Posch e il rinnovo di Charalampos Lykogiannis.

Le due star del mercato Joshua Zirkzee e Riccardo Calafiori sono sì in uscita, ma ancora sulla porta. E se per Joshua il Bologna non potrà dire nulla, su Riccardo il volere del Presidente è chiaro: non abbiamo necessità di vendere e i giocatori escono al nostro prezzo. Soprattutto nei confronti di chi ci ha mancato di rispetto. Morale: il Bologna non si piega, a costo di arrivare al punto di rottura e oltre. Non basta: solo di fronte a proposte monstre si chiuderanno le trattative. Joey Saputo dixit e da lì non ci si muove.

Gli appunti di Italiano

Vincenzo Italiano, che è un autentico maniaco della precisione e dei dettagli, arriverà in anticipo al Nicolò Galli. Contatti diretti giornalieri con Sartori & Co. (“anche se lui non sa tutte le trattative che mettiamo in piedi” ha detto il Responsabile dell’Area tecnica, qualche giorno fa).

Alla lista mancano tre ruoli (almeno): un esterno sinistro basso, un esterno sinistro alto e una punta centrale. Se Calafiori partirà, un altro centrale e, fino a che il capitano non si ristabilirà, un centrocampista di esperienza e di manovra. Il resto sono tutte supposizioni e trattative nel taccuino di Sartori, capace di stupirci di nuovo con nomi che si dimostreranno all’altezza.

Intanto la linea dura del Presidente (Mi spezzo – eventualmente – ma non mi piego) ha iniziato a dare i suoi primi frutti: caro Arsenal, se vuoi Calafiori, occorre appoggiare sul piatto 50 milioni di euro. E Calafiori, con queste nuove linee guida, diventerà il giocatore venduto al più alto prezzo nella storia del Bologna.

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