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Il Bologna esce sconfitto dal Castellani: 3 a 1 per l’Empoli

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Bologna Fc 1909

 

 

Il Bologna ad Empoli, con Arnautovic lasciato a casa e Ferguson lasciato in panchina, presenta un florilegio di centrocampisti, a supporto delle due punte, Barrow e Orsolini. Cambiaso si riprende la sua maglia sulla fascia sinistra, invariato il resto.

Pronti, partenza, via. 46 secondi sono serviti all’Empoli a mettere giù l’asso di denari, con involontaria collaborazione di Lucumì. 1 a 0 e palla al centro, con una partita che già si prospettava difficile già prima del fischio d’inizio.

Il Bologna di Motta è come Penelope: ricomincia a tessere la tela e avanza il proprio baricentro. L’Empoli fatica a riprendere campo e il Bologna prova ad approfittarne.
E sembra esserci riuscito al 17esimo, quando su corner ben calciato da Barrow, la palla balza al centro area: Moro impatta al volo la sfera che sbatte contro la spalla di Lucumi, che si era rinchiuso (e quindi non creava volume), e finisce dietro a Vicario. 1 a1 ? No, il Var riconosce il braccio del colombiano e annulla il gol fortunoso del pareggio.
Lucumi distrugge, Lucumi crea: no, il risultato rimane sullo 1 a 0.
E’ un classico Bologna, padrone del centrocampo ma troppo lezioso, con un taglia e cuci di cui l”Empoli non riesce a venirne a capo.
Ma per uscire dall’impasse ci vuole il colpo di bacchetta magica che solo un campione può avere nel suo repertorio: Riccardo Orsolini, scende sulla destra al 26esimo, si bulla di Parisi, si accentra e lascia partire un missile terra aria che gira nell’aria e trafigge Vicario,, dando vita ad un eurogol.
1 a 1 quindi? Neanche per sogno. Ancora il Var che vede un “sfioro” di mano e La Penna di nuovo cancella il pareggio. Tutto da rifare per i ragazzi di Thiago Motta.
E’ un primo tempo che racconta una storia già vista: un Bologna che triangola, costruisce calcio e raramente va in affanno, quando l’Empoli si affaccia all’area rossoblù, ma evapora quando si avvicina alla linea dei 16 metri, con un Barrow che non gradisce, pur sforzandosi, la posizione di centravanti. Sottolineiamo come lo svizzero Aebischer dà poco valore aggiunto alla manovra d’attacco e sembra un pesce fuor d’acqua. Si aggiunga che al 38esimo, per un normale scontro di gioco la difesa perde la solidità di Soumaoro, sostituito da Bonifazi, che non provava la gioia del campo da quel lontano 23 ottobre 2022, dove aveva lasciato su un contrasto con un giocatore leccese un pezzo della sua salute.
E mentre il primo tempo va a morire, al primo dei 5 minuti di recupero, Akpa Akpro, su fallo contestato da Orsolini (spallata poderosa su Cambiaghi), spizza di testa il pallone, mettendola alle spalle di Lukasz Skorupski.
2 a 0, con il rammarico che riempie le tasche dei giocatori rossoblù.
Nei secondi 45 minuti, Thiago Motta non scopre le carte, il Bologna si ricalibra, alza il baricentro, ma ancora non riesce a presentarsi in maniera decorosa alla corte di Vicario e l’Empoli, con folate decise, prova ad impensierire Skorupski.
Orsolini prova a prendersi la statuetta dell’MVP, ma per due volte il suo tiro non centra la porta, la seconda volta grazie anche ad un ottimo Vicario.
E come si dice in questi casi, “gol sbagliato, gol preso”: palla persa a centrocampo,Caputo fugge allargandosi sulla destra, centra, doppio velo di due empolesi e palla sulla sinistra a Cambiaghi, che si accentra e infila Skorupski in uscita.
La luce era già spenta da un pò, ma dal 68esimo è buio pesto per Motta e i suoi giocatori.
3 a 0 e titoli di coda al Castellani, dove il Bologna, se possibile, è riuscito a peggiorare la già inguardabile prestazione di Verona. Per la cronaca i cambi: Pyyhtiae Lykogiannis per Cambiaso e Aebischer.
Poi quando ormai l’acqua calda iniziava a scorrere negli spogliatoi, aspettando i giocatori, all’88esimo spinta di Bandinelli in area su Lucumi e calcio di rigore, con l’aiuto del Var. Orsolini s’incarica dell’esecuzione: decima rete in campionato e risultato che viene fissato sul 3 a 1.
Ultimi 5 minuti del recupero è un assalto all’arma bianca, con due ottime occasioni sempre di Orsolini, ma il risultato non si muove e si torna a Bologna sempre con 45 punti.
Giocare partite del genere, anche se il Tuo avversario ha motivazioni differenti e maggiori, sono passi indietro nel percorso virtuoso di questo campionato: se l’obiettivo è un posto valevole per l’Europa, bisogna imporre il proprio gioco anche in queste partite, dove l’avversario si gioca la Serie A. Fino ad allora l’ottavo (o il nono posto) rimane la giusta dimensione del nostro Bologna.

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