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Calcio

Il punto sulla Serie A – III giornata – 15 set

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Che sia o meno il campionato più bello del mondo lo farei decidere a chi come noi continua a rimanere incollato alla seggiola dello Stadio o al divano di casa.

Se giudicassimo il livello osservando la nazionale di Conte (reduce da due partite che hanno caratterizzato la scorsa settimana calcistica) di certo non potremmo che essere preoccupati, anche se conserviamo la speranza che questa situazione possa evolversi e che vi sia una seria riflessione dei nostri club al di là delle lamentele del Ct o del Tavecchio-pensiero.

Di certo il ritornello che ascoltiamo più spesso è che il campionato di serie A è il più equilibrato.

La cosa certa e che constato quotidianamente è che il calcio scalda ancora tanti cuori. Lo dimostra il fatto che é ancora lo sport più chiacchierato è più seguito e che ha intorno un giro economico potente.

E a proposito di cuori…. di quelli rossoblù parliamo diffusamente in tutta la nostra testata, in questa rubrica vorrei avanzare qualche considerazione sulla massima serie calcistica.

Il derby vinto dai nerazzurri di Roberto Mancini ed un primo posto solitario in classifica dopo sei anni (a punteggio pieno pur senza strabiliare) sono lo specchio di tre giornate davvero interessanti ed equilibrate (per tornare al concetto espresso in precedenza) come da tempo non accadeva. E’ molto presto per dare giudizi chiaramente ma i valori mostrati in 270 minuti giocati (da prima che chiudesse il calciomercato ad oggi) sono lo specchio di situazioni preventivabili ed altre assolutamente meno.

Per tornare ad assaporare un derby della Madonnina non spettacolare, ma almeno combattuto e ricco di spunti si dovrebbe fare un salto indietro nel tempo. Nel posticipo di domenica sera abbiamo assistito ad una partita vera, ma che ai punti non ha vinto nessuna delle due squadre. Di certo il Milan tra le due (punti a parte) è più in difficioltà nonostante la grinta del suo mister. Sono anni che manca una logica nelle azioni della società e i risultati sono evidenti. Comunque provate a pensare cosa sarebbe successo se quel bolide di Mario Balotelli si fosse infilato nell’angolino al posto di lambire il palo esterno. Cosa si sarebbe detto nel giro degli opinion leader?

Il calcio è così. Un giorno sei vice campione d’Europa e squadra dei record ed un altro ti ritrovi ad 1 punto in classifica con tanti dubbi e i riflettori puntati addosso per i motivi opposti. E’ il caso della Juventus che tra infortuni, turn over e mercato dell’ultimo minuto suscita gli interrogativi più “gustosi” per i commentatori e per chi osserva.

E che dire invece di Torino, Fiorentina, Sassuolo e Palermo?

Le impressioni sono ottime, i punti in classifica ancora vogliono dire il giusto, negli anni Novanta era quasi normale che le presunte “piccole” partissero “in quarta”. Poi la tendenza si è invertita a causa di preliminari di coppe europee che hanno costretto le big a rivedere la pianificazione delle preparazioni atletiche ed entrare in forma anticipando i tempi.

Oggi la squadra di Sousa offre forse gli spunti più interessanti ed ha caratteristiche di solidità e compattezza che fanno ben sperare i gigliati. Il Toro di Ventura è un po’ alla prova del nove con un mercato di prima qualità e non di mera svendita.

Va citato il Chievo, perchè l’intelligenza tattica con cui ha affrontato i campioni d’Italia nel fortino Stadium (già violato dai bianconeri friuliani tre settimane fa) non é da sottovalutare, nonostante tutti i limiti attuali dei bianconeri.

Capocannoniere é Eder che,  rimasto in blucerchiato, é il trascinatore di una Sampdoria che a solo a tratti offre un buon calcio, grazie ad elementi rimasti in rosa come lo stesso oriundo, Soriano e Muriel. Non facile il compito di Zenga dopo una stagione come quella passata e la batosta nei preliminari europei. A zero punti le neo promosse Bologna e Frosinone. I rossoblu guidati da Delio Rossi stanno tuttavia dando segnali positivi con un atteggiamento di squadra in campo e trovando man mano un assetto dopo un calciomercato che ha rivoluzionato il roster rispetto a poche settimane fa.  Al Barbera il Carpi prende il suo primo storico punto in serie A  riscattando le sconfitte precedenti dopo un match vibrante grazie anche al primo gol biancorosso di Borriello. Le romane? Ci sono. I giallorossi hanno una squadra che si é rafforzata rispetto ad un anno fa, in questo momento risulta la formazione più accreditata ad arrivare in fondo nelle posizioni di testa, sembra davvero completa. La Lazio di Stefano Pioli tra alti e bassi é lì, domenica grazie a Mitra Matri che con l’ultima doppietta ha strappato tre punti importanti. Se sommiamo Matri, Borriello e Balotelli si può dire che sia stata una giornata di (graditi) ritorni.

Chi ha cambiato tutto o quasi è il Napoli di Sarri che ancora risulta un’incognita ma che forse è troppo presto per giudicare negativamente: ci vuole un po’ di tempo per capire i nuovi meccanismi ma la sensazione é che dalla cintola in giù ci siano ancora molti problemi.

Citazione, infine, per Udinese ed Empoli con una riga per i toscani che hanno in Saponara un giovane trascinatore di classe di cui il nostro calcio ha solamente bisogno è che speriamo possa confermarsi e continuare così. Conte ringrazierebbe.

Buon campionato a tutti mille e più cuori.

Il Direttore

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