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Calcio

MLS: Giù le mani da Joey Saputo

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La Presse

Settimane difficili per Joey Saputo ed i suoi collaboratori.

Come riportato nella puntata precedente, gli Impact sono sempre più nel baratro ( ultima partita persa malamente per 4 a 0 contro i New York Red Bull ), e

sulla pagina ufficiale dei canadesi i supporters non le mandano certo a dire, partendo dalla squadra, passando dall’allenatore Biello, e terminando giusto appunto con Joey Saputo.

I problemi però non finiscono qui.

Anche da Bologna le critiche non si fanno attendere, tant’è che la società è dovuta intervenire in prima persona comunicando e facendo chiarezza su alcune vicende legate a certi passaggi di giocatori in maglia rossoblu.

 

La rubrica MLS è sempre stata imparziale, e come scritto la scorsa settimana, le critiche che ha ricevuto lo staff del Montreal negli ultimi periodi sono più che doverose e giustificate.

Detto ciò ci sentiamo però in dovere di spiegare con chiarezza alcuni punti della sinergia Bologna-Montreal che fino ad oggi continua ad essere un vero tabù per tanti, ma che in realtà sta portando e porterà solo operazioni positive.

 

Primo punto: i campionati.

Oltre ai ben noti fattori tecnico-tattici, fra MLS e Serie A c’è una differenza abissale, che varia dai regolamenti interni ( monte ingaggi, mercato, rosa ) alla più semplice strutturazione del campionato stesso.

Già in questo caso si può incominciare a notare come non ci sia nessun conflitto d’interessi.

 

Secondo punto: le due società.

Impact e Bologna hanno si lo stesso presidente, ma che sia chiaro a tutti, le due società sono seguite da differenti dirigenze, ed entrambe hanno il dovere di migliorare il proprio club, per questo non esistono favoritismi di nessun tipo, né da una parte né dall’altra.

È vero che bisogna fare rapporto allo stesso boss, ma la maggioranza delle scelte societarie vengono prese dagli amministratori delegati, ossia Nick De Santis per i canadesi e Claudio Fenucci per i petroniani.

 

Terzo punto: sinergia sul mercato.

Pensare che le due squadre possano agire sul mercato in maniera all’unisono è forviante.

Ogni club ha il suo budget e le sue strategie; poi certo, essendo Saputo proprietario di entrambe le squadre è logico che se si può sfruttare un’asse fra le due società lo si fa senza pensarci due volte, come è avvenuto per il tesseramento di Dzemaili, calciatore che percepiva un salario importante, fuori portata per le casse bolognesi, ma ancora voglioso di misurarsi nel calcio europeo.

Una sinergia ben studiata che ha permesso ad entrambi i club di convincere il ragazzo a sposare il progetto.

Se questa collaborazione non ci fosse stata, difficilmente lo svizzero sarebbe approdato sotto le Due Torri e successivamente volato in Canada.

Gli stessi trasferimenti di Mancosu e Boldor possono essere valutati in maniera positiva.

 

Chi vive di calcio sa benissimo che in questo momento, una società di bassa/media classifica, ha estremamente bisogno di pianificare e programmare il proprio futuro.

Joey è stato chiaro fin dall’inizio: progetto ambizioso ma che richiede tempo.

Fra MLS e Serie A l’annata 2017 non è stata esattamente come uno se la sarebbe immaginata. Sono stati commessi errori banali, da ambo le parti, ma ciò non significa che il ” Progetto Saputo ” si sia ridimensionato o vada ancor peggio screditato con sterili polemiche da basso fondo.

Nessuno è perfetto; dagli sbagli si impara e si fa esperienza.

 

Oggi abbiamo un Montreal in grossa difficoltà ( più psicologicamente che altro ), ed un Bologna che si appresta ad affrontare una nuova stagione con la promessa di fare un buon salto di qualità rispetto allo scorso campionato.

Siamo sicuri che le due società lavoreranno duro per mantenere la parola data, e con la speranza che possano ritrovare la giusta lucidità e determinazione, ci auguriamo che un domani non troppo lontano, entrambe le squadre riescano a creare un’asse ancor più solido e redditizio.

Noi ci fidiamo di Joey Saputo, che nonostante qualche errore di valutazione, ha sempre mantenuto la parola data, da buon presidente e gentiluomo qual’è.

Un dettaglio che di questi tempi non va mai scordato o dato per scontato.

Guai a chi ce lo tocca.

 

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