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Calcio

Premier League – La seconda giornata – 26 ago

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La seconda giornata di Premier League vede pochi scontri diretti, e quasi tutti in zona salvezza, ma già qualche sorpresa nei risultati.

Il più clamoroso tra questi è indubbiamente la vittoria interna del Burnley contro il Liverpool, che continua a presentare i ben noti problemi difensivi (soprattutto legati alla pessima forma dell’estremo difensore Simon Mignolet). Dopo appena due giri di orologio, Gray si lancia caparbiamente su un passaggio sbagliato da Clyne e serve al limite dell’area Vokes, che si gira con eccezionale rapidità e trova un bellissimo goal. La rete del raddoppio, che fissa il risultato sul 2-0 finale, arriva al 37′ ed è firmata da Gray al culmine di una perfetta azione di contropiede nata da un errore di pigrizia di Sturridge.

Sorpreso sul finale anche lo Swansea di Guidolin dall’Hull City. Al 78′, da calcio d’angolo, corregge in rete Maloney a due passi dalla porta; le Tigers legittimano il vantaggio al primo minuto di recupero: ancora Maloney a ricevere un passaggio che lo lascia solo davanti al portiere, dopo lo stop sbagliato serve, con grande freddezza e generosità, Hernandez, che sigla la rete dello 0-2.

Prestazione di carattere anche per il Middlesbrough, che va a raccogliere punti importanti in casa del Sunderland, avversaria diretta nella lotta salvezza. Apre le marcature Stuani, con un vero e proprio eurogoal: un destro all’incrocio dei pali da fuori area. Suo anche il goal dello 0-2 a pochi secondi dall’intervallo, questa volta un semplice tap-in su generosa imbeccata di Negredo. Inutile la rete al 71′ di Van Aanholt, che sfrutta una brutta respinta del portiere. Finisce 1-2.

Nessuna sorpresa ai vertici alti della classifica, a partire del Manchester United di Mourinho. È Ibra-show all’Old Trafford: la prima rete arriva al 36′, un colpo di testa a impattare il cross perfetto di Rooney; il raddoppio e la doppietta personale arrivano invece su rigore al 52′, portando lo svedese a 4 goal in 3 partite con i Red Devils.

Festeggia anche la sponda blu di Manchester, con il City che batte in trasferta lo Stoke per 1-4. La prima rete è su calcio di rigore al 27′, di Aguero, che segna anche lo 0-2 di testa, su cross da calcio di punizione battuto da De Bruyne, meno di dieci minuti dopo. Prova a riaprire il discorso Bojan su rigore al al 49′, ma le speranze dei Potters vengono gelate da un micidiale Nolito, che segna due reti nell’arco di 6 minuti: la prima all’89’ e la seconda al 95′.

Per il Tottenham, contro il Crystal Palace la risolve Wanyama quando la partita sembrava ormai destinata a finire 0-0. All’83’, Lamela dalla bandierina piazza un ottimo cross, che Kane gira verso la porta: sulla traiettoria, la testa di Wanyama devia in maniera decisiva il pallone, spedendolo in rete.

Nel frattempo, Conte si impegna ad occupare un posto sempre più importante nei cuori dei tifosi del Chelsea, portando risultati ed entusiasmo. Nel successo fuori casa con il Watford, a passare in vantaggio sono i padroni di casa, al 55′ con un mancino potentissimo che si infila tra portiere e primo palo. All’80’, la respinta corta del portiere su un gran tiro da fuori di Hazard permette al nuovo arrivato Batshuayi di segnare il primo goal in Premier. All’87’, un lampo di genio di Fabregas innesca Costa, solo davanti al portiere: disturbato dal recupero di ben due difensori, lo spagnolo riesce comunque a regalare una gioia al Chelsea.

Anche il West Ham la risolve allo scadere, imponendosi per 1-0 sul Bournemouth. All’85’, un cross perfetto sul secondo palo di Tore, trova l’incornata di Antonio, che svetta più in alto di tutti e segna il primo, storico goal nel nuovo stadio degli Hammers. Triste rilevare, lungo tutto l’arco della partita, le continue scaramucce tra gli steward e i tifosi, a cui è per la prima volta proibito seguire la partita stando in piedi. Gli stessi tifosi lamentano, con cori ripetuti, la lontananza degli spalti dal campo, a loro dire responsabile della ridotta atmosfera rispetto ai tempi di Upton Park.

Ancora problemi per l’Arsenal, che non va oltre il pareggio a reti inviolate contro i campioni uscenti del Leicester. Qualche occasione, da una parte e dall’altra, ma sono soprattutto i portieri a fare la differenza.

Cade in casa il West Bromwich Albion contro l’Everton. Il momentaneo vantaggio, firmato da McAuley dopo appena nove minuti, viene vanificato dal pareggio di Mirallas allo scadere del primo tempo. La beffa finale arriverà invece al 60′, quando Barry porterà il punteggio sull’1-2 che perdurerà fino al fischio finale.

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