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Calcio

Tutto calcio che Cola #05: Riformare la Coppa Italia: perché no? – 23 Apr

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La stagione calcistica si avvia alla conclusione: la Juventus al 99% farà suo anche questo Scudetto, la Roma tornerà in Champions in virtù di un brillante torneo che porta un secondo posto che vale quasi come un titolo. La corsa per la Champions è chiusa, il terzo posto andrà al Napoli, e pure quella per l’Europa League sembra conclusa, con le milanesi risorte che si prenderanno i due posti utili insieme alla Fiorentina. La lotta per la salvezza è invece appassionante, purtroppo però in senso negativo, con una soglia di punti necessari a rimanere in A che si è abbassata in modo sensibile a dimostrazione di un campionato livellato, si, ma verso il basso.
Rimane ancora qualcosa? Si, anche se in pochi effettivamente ci pensano, ci sarebbe la finale di Coppa Italia, che andrà in scena sabato 3 Maggio allo Stadio Olimpico di Roma e che vedrà contrapposte Napoli e Fiorentina.
Possibile che questo trofeo, che dovrebbe essere il secondo (e ultimo) trofeo nazionale per importanza, interessi così poco?
Purtroppo da anni si assiste ad un sempre più marcato disinteresse verso la nostra coppa nazionale, con le grandi squadre che schierano le seconde linee e se arrivano ai turni finali sembra quasi che lo facciano per caso. Certo, una volta in semifinale allora tutti sembrano volerla vincere, ma la verità è che della Coppa Italia importa poco a tutti. Importa poco alle big, che la vedono quasi come una scocciatura, cosa del resto preventivabile visto che già l’Europa League sembra un torneo la cui partecipazione va inseguita ma che poi, una volta dentro, può essere abbandonata senza problemi. Importa poco alle piccole squadre, che già devono faticare per rimanere in Serie A e che certo non hanno l’organico adeguato per competere con le seconde linee delle squadre importanti, una disparità tecnica che la classifica dell’attuale Serie A rende evidente oltre ogni ragionevole dubbio.
Certo, Fiorentina e Napoli non sono squadrette: tuttavia per arrivare a giocarsi questa finale hanno dovuto disputare appena 4 partite, di cui una doppia semifinale. Rendiamocene conto.

La nostra Coppa è nata male, è sempre stata bistrattata, e le ragioni possono essere diverse: noi italiani siamo diversi, a livello di mentalità, dagli inglesi, che di Coppe ne hanno addirittura due e che vedono la conquista di un trofeo, qualsiasi esso sia, sempre importante. Ma il motivo principale è, ovviamente, economico. Vincere la Coppa Italia garantisce un posto in Europa League, è vero, ma non si è detto ora che aldilà delle dichiarazioni di facciata a nessuno importa di fare bella figura nella sorella minore della Champions?
L’Europa League non da grandi riscontri economici, toglie energie, sfibra. Partecipare al girone di Champions, lo dico a naso, rende di più che arrivare in fondo all’ex-Coppa UEFA, o poco meno.
Personalmente vorrei che la Coppa Italia fosse riformata: che vi partecipassero almeno tutte le squadre professionistiche italiane, se non anche le dilettantistiche (in Inghilterra la FA Cup vede a volte qualcosa come 700 club partecipare, e lo stesso vale in Francia) e che le gare venissero giocate in campo della squadra più debole, partita secca. Al vincitore, visto che la UEFA non pare incline a concedere un posto in Champions League, potrebbe andare semplicemente un premio in soldi più notevole, magari una parte dei diritti tv che non vada a nessuno e che costituisca il premio.
Sarebbe così la Coppa di tutti. Delle squadre piccole, che potrebbero sognare incontri e cavalcate (in Francia la storia del Calais insegna) che restino nella leggenda; delle medie, che potrebbero addirittura ambire a vincerla e magari con i soldi in palio (oltre alla partecipazione europea) potrebbero cambiare le proprie prospettive economiche; e per le grandi, perché vincere una Coppa che tutti vogliono e seguono sarebbe un obbiettivo più ambito del vincere un trofeo dove a fine stagione, se non hai vinto nient’altro, magari ti prendono pure in giro. 

Sono certo che la finale di sabato 3 maggio sarà molto bella. Fiorentina e Napoli hanno qualche difetto ma anche molti pregi, un gioco spettacolare e giocatori di livello. Entrambe, inoltre, possono nobilitare una stagione per motivi diversi deludente conquistando un trofeo, e sono sicuro che faranno il massimo per trionfare. Peccato però che a pochi paia importare, e che i due club sembrino come dicevo arrivati in finale così, senza quasi accorgersene.
Un altra Coppa Italia è possibile, e persino una Lega come la nostra dovrebbe arrivarci. Certo, per farlo andrebbe tagliata la Serie A, si dovrebbe passare da 20 a 18 squadre, anche per avere materialmente gli spazi liberi infrasettimanali. Purtroppo a molti 18 squadre in A sembrano pochine.
Ma siamo sicuri che sia giusto sacrificare un torneo che potrebbe essere importante per mantenere in A, a prendere le briciole dei diritti TV, squadre che in 34 gare non sono state capaci di fare almeno 30 punti? 

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