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Letizia Marchetti e la sua prima volta su una Ducati MotoGP

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letiziamarchetti.it


Un’occasione unica nella vita per poter guidare uno dei prototipo più potenti al mondo. Durante una pubblicità di alcuni anni fa la GP 10 venne portata in pista da un talento rosa delle due ruote, che nella sua carriera ha raggiunto obiettivi di assoluto rilievo.

La controfigura

Se non tutti, sicuramente molti si avranno visto lo spot della Tim in cui la GP10 sfrecciava tra le curve di Jerez, prima di rientrare in pit lane e scoprire che sotto il casco c’era la donna più cercata del momento: Belen Rodriguez. Nel 2010 il suo volto era praticamente ovunque e nonostante l’argentina sia una donna dinamica, sportiva e atletica è difficile pensare che fosse lei, quella in sella, che sfrecciava lungo il tracciato spagnolo. Di fatto sotto il casco rosso e bianco c’era una pilota di tutto rispetto, veloce e talentuosa che ha vinto tanto e che è riuscita a coronare un sogno per molti, ovvero guidare una Desmosedici GP. Lei è Letizia Marchetti.

La scomodità di saper vincere

Ai più appassionati sicuramente non sarà nuovo il nome, ma molti forse non conoscono la sua storia, fatta di sacrifici, passione e battaglie per poter correre e vivere l’adrenalina delle corse. Il suo avvicinamento alle moto non iniziò da bambina, ma bensì da adulta, a 25 anni quando salì per la prima volta sulla Yamaha R1 del suo attuale marito, all’epoca fidanzato. Diciamo una bella “bestia” per muovere i primi passi in sella, ma da quel momento Letizia capì che a bruciare le tappe era molto brava. L’anno successivo iniziò a correre nel Trofeo Femminile e nel 2004, nello stesso campionato, si laureò campionessa italiana della classe 600, in sella ad una R6 del Team PielleMoto. Si direbbe molto precoce per una ragazza che aveva da pochissimo tempo iniziato a competere nelle due ruote. Nel 2007 passò alla categoria Stock 1000 con la Ducati e iniziò a gareggiare nei campionati misti. Nel 2010 si laureò campionessa italiana femminile della categoria e nello stesso anno trionfò anche nel Ducati Desmo Challenge 1098R Superbike, categoria donne. Con la moto di Borgo Panigale era scattata la scintilla, culminata più in quella meravigliosa giornata di riprese in Andalusia, dove Letizia ha coronato il suo sogno e forse anche quello di molti altri colleghi.

Letizia Marchetti, però non era destinata a fermarsi a quel giorno storico di 14 anni fa, ma proseguì il suo cammino in sella ed arrivò a conquistare un traguardo unico. Nel 2013 partecipò al National Trophy Superbike, e a fine stagione trionfò vincendo il suo primo campionato misto motociclistico nella categoria SBK. Una vittoria che fece rosicare qualcuno, soprattutto gli uomini che non riuscirono a batterla e che pose Letizia in una situazione scomoda per i suoi avversari. L’anno successivo avrebbe dovuto prendere parte alla BMW Cup, ma gli altri centauri si misero di traverso e convinsero l’organizzazione a non accettare la sua domanda d’iscrizione. Un brutto colpo per Marchetti, che però dopo molti anni ricorda con ironia quel momento.

Passi da gigante

Da quella caduta Letizia si è rialzata più forte di prima e ha continuato il suo cammino nel mondo del motorsport, senza preclusioni. Il suo sogno sarebbe stato quello di prendere parte al mondiale SBK, ma non c’è l’ha mai fatta anche a causa dei costi economici che richiedeva la competizione. Nel 2020 è entrata nel consiglio federale della FMI, la prima pilota donna a riuscirci. Insieme alle altre figure dell’organizzazione e alle alte cariche della federazione ha dato vita ai campionati femminili attuali; la Women’s European Cup, che si è poi trasformata nel campionato europeo femminile, per dare spazio al campionato mondiale in rosa: il FIM Women Motorcycling World Championship.

Letizia ha aperto anche una sua scuola privata di guida per le ragazze, nella speranza di trovare qualche nuovo talento da crescere e coltivare, per farla arrivare nell’élite del motociclismo mondiale. Lety X Racing Women Riding School è la prima scuola di guida al femminile e questo rappresenta un ulteriore conquista per una ragazza che ha dovuto combattere contro molti ostacoli per inseguire il proprio sogno.

In occasione di quella prova sulla pista di Jerez, Letizia non fece solo la controfigura, ma ebbe occasione anche di fare qualche giro sulla GP10 di Stoner e Hayden, girando su tempi non distanti dal record della pista dell’epoca e stupendo i tecnici della squadra emiliana. L’ennesima prova del talento della pilota di Viterbo, che contro ogni pregiudizio si è costruita la sua strada, inseguendo la sua passione. 

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