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La Bottega dei Talenti – Viktor Kovalenko

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fonte immagine: Twitter


Il Bologna continua a guardare il mercato. Nonostante le voci di scenari alternativi alla permanenza di Sinisa Mihajlovic in rossoblù, la dirigenza è tranquilla e lavora per rinforza la squadra in vista della prossima stagione. Una stagione che vedrà inevitabilmente dei cambiamenti, visti gli addii già annunciati a Palacio, Danilo e Da Costa, a cui potrebbe aggiungersi qualche cessione eccellente.

Per questo motivo anche in un reparto come il centrocampo, in cui il Bologna sembra apparentemente piuttosto coperto, i dirigenti felsinei continuano ad osservare attentamente l’evoluzione di diverse situazioni. Una di queste è quella del centrocampista dell’Atalanta Viktor Kovalenko, finito secondo alcune indiscrezioni nel mirino del Bologna visto lo scarso utilizzo a Bergamo.

Ve lo presentiamo nella nuova scheda de La Bottega dei Talenti.

Viktor Kovalenko nasce a Kherson, città situata nel medesimo oblast’ (regione) e non lontana da Sebastopoli e la Crimea, il 14 febbraio 1996.
Gioca fin da bambino nello Shakhtar, squadra di Dontesk, nella vicina regione del Donbass. E con la maglia dei Minatori completa la sua formazione calcistica, fino ad approdare nella stagione 13/14 alla formazione under19, con cui disputa la Uefa Youth League: 7 presenze, 2 reti e un assist per il centrocampista tuttofare ucraino.

La stagione successiva è ancora nell’under19 dello Shkhtar. La sua stagione europea è entusiasmante. In 9 presenze in Youth League mette a segno 4 reti e serve 3 assist. Il suo contributo è fondamentale per portare i giovani ragazzi dello Shakhtar in finale, poi persa 3-2 contro i pari età del Chelsea.  Tra queste reti c’è anche una doppietta in semifinale e un gol, seppur inutile, in finale.
Nella stessa stagione però anche il tecnico della prima squadra Mircea Lucescu gli concede qualche occasione debuttando in ottobre in Coppa d’Ucraina. Nel mese di maggio, durante una partita vinta 7-3 sul Goverla fornisce anche due assist.

L’appuntamento col primo gol da professionista è solo rimandato. Nella stagione 15/16 entra stabilmente nella rosa della prima squadra, collezionando un buon numero di presenze, gol e assist. A fine stagione in 46 presenze, divise tra campionato, Coppe Nazionali e Coppe Europee, in cui giunge anche all’esordio in Champions League. Inoltre, segna 4 reti e fornisce 6 assist.

Nel 2016, con l’approdo di Paulo Fonseca allo Shakhtar, Kovalenko diventa un vero e proprio centrocampista goleador in 27 presenze di campionato segna 7 reti e serve un assist. Nelle altre 10 presenze stagionali segna anche due reti in Europa League. E lo Shakhtar torna a vincere il campionato dopo due anni di astinenza.

Nella stagione 17/18 il rendimento di Viktor cala vistosamente. Non è tra i titolarissimi della squadra di Fonseca, e in 30 presenze segna solo 5 gol senza servire alcun assist. Intanto però lo Shakhtar si ripete, vincendo un altro campionato agli ordini dell’allora futuro tecnico della Roma.

L’ultimo anno con Paulo Fonseca è il più travagliato e nonostante le presenze siano addirittura 37, poche volte, confermando però che la sua vena realizzativa non si esaurisce facilmente: sono 7 i gol totali, accompagnati anche da due assist. Nella stessa stagione, lo Shakhtar si conferma Campione d’Ucraina per la terza volta di fila.

La difficile annata della pandemia covid si rivela molto difficile anche Viktor. Con l’approdo di Luis Castro e qualche problema fisico di troppo, Kovalenko colleziona solo 27 presenze, segnando due gol e due assist. Nonostante il suo rendimento scarso, lo Shakhtar si conferma ancora Campione.

La stagione appena terminata segna il momento del cambiamento per Kovalenko. Deciso a non rinnovare il contratto in scadenza, Viktor nella prima parte di stagione gioca benissimo trovando 4 volte la via del gol in 8 presenze in campionato. A cui si aggiungono anche 3 presenze in Champions League. A gennaio si accorda con l’Atalanta per il passaggio a parametro zero in vista della prossima stagione. I bergamaschi, forti dell’accordo, pagano un indennizzo di circa 600 mila euro e anticipando l’arrivo di Kovalenko.
Pur arrivato con ottime aspettative non gioca quanto preventivato subendo l’inevitabile periodo di adattamento alla Dea. In nerazzurro colleziona appena una piccola presenza di 3 minuti in campionato.

Con la Nazionale Ucraina gioca fin dall’under 16. Nelle rappresentative giovanili ha collezionato 39 presenze e 14 gol, mentre con la Nazionale Maggiore, di cui è stato tra i titolari fino al 2018 e con cui ha partecipato anche Euro2016, ha collezionato ben 31 presenze, ma curiosamente non è mai andato in rete.

182cm x 75kg, Viktor ha una struttura longilinea con un’ottima struttura muscolare, sviluppata uniformemente. Dotato di lunghe leve e buona coordinazione è in possesso di un ottimo colpo di testa e di una notevole capacità di resistere ai contrasti anche più duri. La velocità invece non è tra le sue armi migliori.

Destro naturale, è dotato di un’ottima tecnica individuale, grazie alla quale è sempre preciso nel primo controllo del pallone e anche nella conduzione del pallone.
Centrocampista molto dotato tecnicamente, ha una discreta visione di gioco. Nel corso degli anni ha mostrato una notevole propensione agli inserimenti offensivi, grazie alla quale ha segnato molte reti. Schierato in tutte le posizioni della mediana, con Paulo Fonseca ha trovato la sua miglior collocazione nel ruolo di trequartista con compiti di incursore, ruolo che ne ha esaltato le capacità realizzative, facendosi trovare sempre pronto in area di rigore.

Grazie al suo destro, spesso gli sono stati richiesti compiti più da regista che da incursore, tuttavia non si è mai adattato alla lettura e alla gestione dei tempi di gioco, preferendo essere un centrocampista, tuttocampista, in grado di svariare in ogni zona del campo a seconda del momento della gara, in possesso o senza possesso.
Abile negli smarcamenti in area di rigore, ama ricevere tra le linee e giocare di sponda, allargando il gioco sulle fasce.

Nella fase di non possesso è invece abile a coprire gli spazi di competenze, tuttavia il suo impatto su un campionato molto tattico come la Serie A, sarà da valutare in futuro, quando e se avrà la possibilità di misurarsi con la Serie A.

In un ipotetico scacchiere tattico come il 4-2-3-1 adottata in questi anni dal Bologna, Kovalenko può interpretare sia il ruolo di trequartista nella stessa maniera in cui lo interpreta l’italiano. Nel duo di centrocampo potrebbe fare più fatica, anche se i mezzi tecnici e fisici gli permetterebbero di adattarsi facilmente al ruolo.

Cercato negli anni in cui era Nazionale under21 ucraino da tanti grandi club europei, col passare degli anni la sua crescita si è arrestata. Le richieste di mercato per lui sono scemate ed è dunque rimasto quasi fino alla scadenza del contrato allo Shakhtar. L’Atalanta solo 5 mesi ha speso una cifra irrisoria per assicurarselo. Ora, se il giocatore non ha convinto Gian Piero Gasperini, i bergamaschi potrebbero pensare ad una cessione, ma la valutazione sarebbe inevitabilmente superiore. Il sito specializzato transfermarkt.com infatti gli assegna una valutazione di circa 5 milioni di euro, decisamente più simile al reale valore del calciatore.

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