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Il Regolamento UE sull’Antiriciclaggio entra nel mondo del calcio (Il Sole 24 ore)

Il regolamento antiriciclaggio entra nel mondo del calcio: ecco gli obblighi per gli intermediari e le società professionistiche su tutte le trattative che verranno poste in essere, anche quelle con gli sponsor.

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UEFA.com
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Martedì scorso, a Strasburgo, in sessione plenaria, è stato approvato un nuovo Regolamento antiriciclaggio. Adesso passerà al vaglio del Consiglio, prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Europea. Si tratta di una normativa che andrà in vigore nei 27 paesi membri entro i prossimi 36 mesi, derivante dalla sesta direttiva Anti Money Laundering .

Perchè un regolamento antiriciclaggio per il mondo del calcio?

Questo intervento legislativo ha come obiettivo di fare focus  sulle numerose falle (e chiuderle) che ancora esistono sui flussi internazionali di denaro sporco. Ma il nuovo regolamento specifica bene quali saranno i “nuovi” obiettivi d’intervento.

Fra questi,  il più importante, è il mondo del calcio, per cui il legislatore ha espresso urgenza di intervento, per normare un mondo vastissimo e a rischio.

Ecco le parole che precedono l’atto e che motivano l’urgenza:«la la popolarità mondiale del calcio, gli importi considerevoli, i flussi di cassa e gli interessi finanziari coinvolti, la prevalenza di operazioni transfrontaliere e, talvolta, gli assetti proprietari opachi».

Per questo, in futuro, il Regolamento metterà sotto la sua lente tutte le transazioni di acquisto e vendita dei giocatori, i finanziamenti verso le società professionistiche, le sponsorizzazioni, senza dimenticare le operazioni dei procuratori e degli intermediari del settore.

Come funzionerà il Regolamento?

In sintesi, saranno le società professionistiche (ma anche i procuratori), in qualità di “soggetti obbligati”, a segnalare obbligatoriamente tutti i movimenti finanziari relativi.

Da qui nasce obbligo di tracciare tutte le operazioni finanziare con investitori, sponsor e intermediari, insieme alla compravendita dei giocatori.

E così, anche nel mondo del calcio entra il concetto di “adeguata verifica”.

I presidenti, gli sponsor , i finanziatori e intermediari dovranno controllare non solo l’identità personale del contraente, ma soprattutto la ricerca del titolare effettivo, per fare chiarezza sull’assetto societario e di controllo dell’interlocutore cliente.

Cosa succede se l’adeguata verifica non completa il suo percorso (per impossibilità di capire chi c’è dietro all’operazione)? I soggetti debbono astenersi dalla conclusione della trattativa, con obbligo di segnalazione alle autorità competenti.

Le sanzioni saranno statuite dai singoli paesi, ma con l’obbligo che siano “effettive, proporzionate e dissuasive”.

E questo Regolamento antiriciclaggio potrebbe essere un primo passo per controllare le aberrazioni del mondo del calcio.

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