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Ciclismo

Giro d’Italia, la 15^ tappa è il trionfo assoluto del fenomeno Pogacar

Nella tappa regina del Giro d’Italia 107, il fenomeno sloveno domina in cima al Mottolino

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Giro d’Italia
Tadej Pogacar vince la 15^ tappa del Giro d’Italia (© Giro d’Italia)

Non c’è storia, il Giro d’Italia ha un padrone, un dominatore, un fenomeno, Tadej Pogacar è l’Imperatore del Giro 107. Lo sloveno fa un’azione da brividi e vince la tappa regina di questa Corsa Rosa. E arriva a braccia alzate.

Le prima asperità

Primo grande tappone di montagna del 107° Giro d’Italia, alla 15^ frazione: 222 chilometri da Manerba del Garda a Livigno. Si passa dal Pallo del Mortirolo, con altri 4 GPM: il Lodrino, il Colle di San Zeno prima del Mortirolo, poi lo strappo de “Le Motte”, e infine il Passo del Foscagno e infine il Passo di Eira.
Partenza poco prima delle 11 e subito parte un bel gruppetto di fuggitivi: Askey, Le Gac e Pithie (tutti della Groupama), Ballerini (Astana), Calmejane (Intermarché), Van Lerberghe (Soudal), Wood (Cofidis), Bayer (Alpecin), Velasco (Astana), Tonelli (Bardiani), Ewan (Jayco), Bais (Polti-Kometa).
I 12 in testa alla 15^ tappa del Giro d’Italia arrivano in cima al Lodrino con oltre 3 minuti di vantaggio.

Dal gruppo maglia rosa un gruppetto di 20 corridori, guidati da Geschke si lancia all’inseguimento dei fuggitivi della prima ora. Il plotoncino però si spezza immediatamente. Sul San Zeno, seconda asperità di giornata, il vantaggio dei fuggitivi sui contrattaccanti si assottiglia, con Piganzoli, Pellizzari e Scaroni avant a tutti.
Dopo il San Zeno, il gruppo dei fuggitivi si ricompatta coi contrattaccanti. E sul Mortirolo cominciano scatti e controscatti con il trio Scaroni, Conci e Pellizzari, che però dopo un allungo viene ripreso.
Di fatto la corsa della 15^ tappa si divide in due tronconi: 15 battistrada e poi il gruppo della maglia rosa Pogacar, in grande controllo.

Il finale di tappa col Foscagno e l’Eira

Dopo Le Motte, rimangono solo 10 fuggitivi in testa: del gruppo dei fuggitivi fanno parte anche corridori importanti come Narvaez, Quintana e Alaphilippe. Sulle pendici del Foscagno parte Steinhauser che prende immediatamente 43” sugli altri attaccanti. Al suo inseguimento si mette Nairo Quintana. Mentre nel gruppo maglia rosa Majka accelera, prima che si metta in funzione Tadej Pogacar e con uno scatto, a 13 chilometri dall’arrivo, passa da 3 minuti di ritardo a 2’30”. Mentre Quintana riprende Steinhauser e lo stacca, Pogacar riduce incredibilmente il distacco a meno di un minuto e mezzo.

Il poker di Pogacar al Giro d’Italia nella 15^ tappa

Tadej Pogacar riprende e supera Steinhauser al doppio della velocità prima ancora che finisca il Passo del Foscagno. Il fenomeno sloveno, dunque, si mette all’inseguimento di Quintana, e all’inizio della discesa è a soli 39 secondi dal vincitore del Giro 2014.
All’attacco dell’ultima salta di questa 15^ tappa del Giro d’Italia: Pogacar aveva 40” circa di svantaggio rispetto a Quintana ma dopo poche centinaia di metri dell’Eira, lo sloveno li ha già dimezzati. Invece, dietro, il gruppo di Geraint Thomas è a oltre 3 minuti. A 2 chilometri dall’arrivo, Quintana viene saltato al doppio della velocità. È un trionfo della maglia rosa, tra due ali di folla, vola su per il Mottolino, ultimissima salita della tappa. Un assolo senza possibilità di replica. Pogacar vola in cima alla 15^ tappa per il suo personale poker in questo Giro d’Italia.

Classifica di tappa

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) 6:11:43
  2. Nairo Quintana (Movistar) +29”
  3. Georg Steinhauser (EF Education – Easypost) +2’32”
  4. Romain Bardet (Team DSM – Firmenich – PostNL) +2’47”
  5. Dani Martinez (Bora – Hansgrohe) +2’51”
  6. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) +2’51”
  7. Einer Rubio (Movistar) +2’59”
  8. Ben O’Connor (Decathlon – AG2R – La Mondiale) +2’59”
  9. Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) +3’08”
  10. Jan Hirt (Soudal – Quickstep) +3’21”

Classifica generale dopo la 15^ tappa del Giro d’Italia

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) 56:11:46
  2. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) +6’41”
  3. Dani Martinez (Bora – Hansgrohe) +6’56”
  4. Ben O’Connor (Decathlon – AG2R – La Mondiale) +7’43”
  5. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) +9’27”
  6. Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) +9’45”
  7. Romain Bardet (Team DSM – Fimenich – PostNL) +10’49”
  8. Filippo Zana (Team Jayco AlUla) +11’11”
  9. Einer Rubio (Movistar) +12’13”
  10. Jan Hirt (Soudal – Quickstep) +13’11”

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