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F1 – Azerbaijan, a Perez la Sprint Race. Secondo Leclerc, quinto Sainz.

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La prima Sprint Race della stagione va a Sergio Perez, che sulla sua Red Bull conquista la testa della gara all’inizio del quinto giro ai danni di Charles Leclerc e non la molla più. Secondo il monegasco di casa Ferrari, abile a mantenere la piazza d’onore nonostante un passo molto lento negli ultimi giri, terzo Max Verstappen, limitato da alcuni danni alla sua Red Bull. Quinto Carlos Sainz, mentre tutte le altre vetture legate alla Motor Valley finiscono fuori dalle otto posizioni utili per ottenere punti iridati. Kevin Magnussen porta la sua Haas all’undicesimo posto finale, seguito da Zhou Guanyu su Sauber. Quattordicesimo Nyck de Vries su AlphaTauri, autore di una bella rimonta, seguito dalla seconda Haas di Nico Hulkenberg e dall’altra Sauber di Valtteri Bottas. Ritirato Yuki Tsunoda a causa di un contatto con un muro al primo giro di gara, causato da un suo errore di guida. Domani alle 13:00 ci sarà il via del GP dell’Azerbaijan, dove Leclerc sarà chiamato nel difficilissimo compito di difendere la sua pole position dalle due Red Bull, veloci sul lungo rettilineo di Baku.

LA PARTENZA

Leclerc riesce a mantenere la posizione, così come Perez, mentre Verstappen viene subito attaccato da George Russell, che lo sorpassa in curva 3, mossa che non riesce a Sainz. Tsunoda non riesce a terminare nemmeno il primo giro, con un errore che lo ha mandato a muro nel secondo settore, riuscendo tuttavia a rientrare ai box in autonomia per sostituire la posteriore destra e il musetto, la prima danneggiata nel contatto e la seconda nella bagarre della partenza. Dopo un momento di esitazione necessaria per verificare le condizioni della pista, la direzione gara decide di neutralizzare la gara con una Virtual Safety Car per pulire il tracciato dai detriti. Nel frattempo Tsunoda rientra in pista ma l’auto non è in condizione di continuare, avendo problemi di convergenza dopo il botto. Questo costa all’AlphaTauri un’investigazione per ‘unsafe release’, con una decisione definitiva che verrà presa dopo la gara, e l’ingresso della Safety Car vera e propria.

 

LA RI-PARTENZA

Al termine del quinto giro la vettura di sicurezza rientra in pit lane e la gara ricomincia. Partenza intelligente di Leclerc che aspetta fino all’ultimo per accelerare, togliendo così il più possibile l’effetto scia a Perez. Verstappen si riprende la terza piazza su Russell, mentre una staccata profonda di Sainz in curva 1 non permette allo spagnolo di infilarsi nel varco creato da Verstappen. Leclerc fa subito siglare il miglior giro, che però nella Sprint Race non vale per il punto aggiuntivo, e spinge per togliere a Perez il DRS, punto di forza per tutti ma soprattutto per questa Red Bull, che con l’ala aperta raggiunge molto velocemente la velocità di punta. Alla prima curva il messicano riesce tuttavia a superare il numero 16 Ferrari con estrema facilità e al monegasco non rimane altro che cercare rimanere cucito al numero 11, cosa che gli riesce fino a poco più di metà gara. A centro gruppo breve bagarre tra le Haas per l’undicesima posizione, ceduta da Hulkenberg a Magnussen prima di cedere di schianto anche su Zhou e Pierre Gasly, con il tedesco scivolato quindi in quattordicesima posizione davanti a Bottas.

 

LE FASI FINALI

Con le posizioni di testa congelate, dopo un balletto “DRS c’è DRS non c’è” sul filo dei millesimi tra il trio Perez-Leclerc-Verstappen, l’azione si concentra sulle posizioni di rincalzo. Bottas accusa un calo delle sue gomme soft e cede il quindicesimo posto a de Vries, con l’olandese che in breve tempo sorpassa anche Hulkenberg. Al quindicesimo giro Verstappen torna in zona DRS mentre Leclerc perde decimi su decimi da Perez. Verstappen sull’allungo non riesce comunque ad avvicinarsi alla Ferrari, probabilmente a causa di alcuni danni al fianco sinistro della sua vettura riportati durante le prime battute della gara. L’ultimo giro è una sorta di parata per ‘Checo’ Perez che conquista la Sprint Race, secondo Leclerc che riesce a difendersi dal leader del campionato Verstappen, terzo. Sainz termina quinto alle spalle di Russell, arrembante nelle prime fasi di gara e rimproverato per questo da Verstappen al parco chiuso.

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