Seguici su

Altri Sport

Formula 1 : Gp del Canada. La Ferrari c’è! Vettel vince ma è Hamilton a portarla a casa

Pubblicato

il

Bentornati amici della Formula 1 questo weekend ci troviamo in Canada, precisamente al circuito di Montreal dedicato al campione nazionale di Formula 1 Gilles Villeneuve. Il circuito Canadese è una tipica pista della Formula 1 più “classica”, le poche curve veloci ed una lunga serie di brevi rettilinei mettono alla prova i riflessi dei piloti ed i freni delle autovetture. Iconica l’entrata al rettilineo di partenza, con il muro a filo della pista mietitore di diversi incidenti, spesso nei momenti più concitati della gara.

LE QUALIFICHE

Quando ormai sono finiti gli aggettivi di elogio per la Mercedes e la similitudine del campionato di Formula 1 con la Serie A sembra più che mai azzeccato, Vettel alza un indice, chiede scusa per il ritardo e decide che è ora di fare sul serio. Le qualifiche del Gran Premio del Canada sono quello che tutti i veri tifosi, probabilmente Mercedes compresi, chiedevano a gran voce: competizione. L’assolo di un tenore piace ma nello sport dopo poco annoia, la Ferrari ha a cuore lo spettacolo e piazza un Vettel, come detto, in pole all’ultimo giro con record della pista ed un Leclerc terzo alle spalle di Hamilton. Bottas chiude addirittura sesto, dopo aver subito anche un testacoda ad alta velocità in uscita da una curva.

LA GARA

Al pronti via, Hamilton, Vettel e Leclerc partono all’unisono, bastano due curve per comporre un’ordinata fila indiana che segue l’ordine di partenza. Dopo appena 10 giri in cui nelle prime tre posizioni non cambia nulla, entra in funzione la safety car per permettere la rimozione della McLaren di uno sfortunato Norris, costretto al ritiro per un problema all’anteriore destra che va a anche a fuoco: il pilota ne esce illeso. Servono altri 17 giri per vedere in atto le strategie dei box, ad aprire le danze dei primi 3 è il Tedesco della Ferrari che rientra in pista con delle gomme hard, mescola bianca, in terza posizione alle spalle di Hamilton. Il Britannico avrebbe pista libera per provare a far rendere al massimo la sua Mercedes ma dietro Vettel, con le gomme fresche, viaggia sul velluto e continua a guadagnare. Al 29° giro è il turno di Hamilton per il cambio gomme, al 32° quello di Bottas ed infine al 34° quello di Leclerc: tutti montano delle gomme dure. I giri passano, Bottas recupera su Ricciardo e lo supera dopo un duello spettacolare mentre davanti Hamilton recupera sempre più su di un Vettel in modalità difensiva per non sovraccaricare le gomme, conscio che oggi la sua Ferrari è al pari o forse anche superiore alla Mercedes. Quando tutto procede senza grosse sorprese, al 48° giro il pilota Tedesco della rossa decide di controllare com’è il prato all’esterno della curva quattro, Hamilton dietro di lui a meno di un secondo potrebbe approfittarne, ma il pilota Ferrari rientra velocemente sull’asfalto e per difendersi taglia la strada al Britannico che è costretto a bloccare le gomme dietro di lui: questa mossa sarà più fatale di un semplice sorpasso, la FIA sotto pressione della Mercedes mette sotto inchiesta la manovra del Ferrarista ed al 58° giro decreta che Sebastian dovrà perdere 5 secondi “per aver spinto Hamilton fuori pista”.

La gara si conclude con Vettel che taglia per primo il traguardo, ma che non riesce a guadagnare abbastanza sul Britannico a cui deve concedere la prima posizione finale. Leclerc arriva 3° a 5 secondi da Hamilton, Bottas 4° a più di 40 secondi dal Monegasco porta a casa il giro veloce. La decisione FIA lascia l’amaro in bocca al popolo rosso, che però può comunque consolarsi con la miglior prestazione stagionale. 

Curioso teatrino da parte del Tedesco della Ferrari nel post-gara, che prima non porta la sua monoposto come di regola davanti al podio, e poi va scambiare il cartello del primo classificato davanti alla vettura di Hamilton con quello del secondo.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv