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Formula1 – Gp di Francia: Hamilton imprendibile, finale da orgoglio Ferrari

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Bentornati amici della formula 1, dopo un gran premio Canadese ricco di emozioni, polemiche e di rinata speranza per un mondiale più avvincente, ci ritroviamo in Francia, nazione sede del primo Gran Premio automobilistico della storia nel 1906. L’anno scorso al circuito Paul Ricard fu Hamilton ad avere la meglio, con Vettel e Bottas che compromisero la loro gara fin dal primo giro a causa di un contatto.

LE QUALIFICHE
Ancora lui, Hamilton mette la firma sull’86° pole position della sua carriera, l’inglese ne é il primatista all-time, sempre più inavvicinabile. A Le Castellet la sinfonia si fa di nuovo argentata dopo la pausa Canadese a ritmo Ferrari. Hamilton come detto sì accomoda in prima posizione, dopo aver dominato con scioltezza queste qualifiche. Al fianco di Lewis, Bottas che si arrende allo strapotere del compagno di squadra per 3 decimi. Terzo Leclerc, che consolida la sua presenza tra le prime quattro posizioni ai nastri di partenza di questo mondiale. Vettel solo settimo ad un secondo e mezzo dal Britannico, anche un problema alla pompa dell’olio ausiliaria per lui. Decima casella occupata a sorpresa e per la prima volta per Antonio Giovinazzi con la sua Alfa Romeo.

LA GARA
Giornata più calda del previsto a Le Castellet, l’asfalto tocca i 57 gradi e bisognerà guidare gestendo con cura le gomme per riuscire a mettere in atto le strategie decise dalle varie scuderie. Intervistato da Sky Toto Wolff, menager della Mercedes, chiosa “Speriamo di mantenere la stessa supremazia che abbiamo riscontrato nelle prove e qualifiche”.

É il momento dell’azione, i semafori si spengono e la partenza sembra certificare le qualifiche: le vetture dopo le prime curve si dispongono nello stesso ordine di partenza, giusto Giovinazzi riesce a recuperare una posizione mentre Rocciardo, autore della migliore partenza, é costretto a cedere alcune posizioni trovandosi sempre al centro di duelli che potrebbero portare a scontri.
Vettel ci mette solo 7 giri a liberarsi delle due McLaren di Norris e Sainz, e punta a tutta forza Verstappen.
All’8° giro un Giovinazzi in crisi di prestazioni rientra per un cambio gomme: i suoi ingegneri scelgono la mescola bianca per provare ad arrivare fino in fondo.
Strategia pit stop: tutti davanti montano delle gomme medie per poi passare alle più dure bianche verso il 20° giro e puntare ad arrivare in fondo. Raikkonen, partito con mescola dura, tenterà di recuperare qualche posizione posticipando il rientro ai box.
Il valzer dei pit stop, di chi si gioca qualcosa, lo apre Verstappen al 21° giro, 2.4 secondi e di nuovo dentro. Gli ingegneri Ferrari ci vogliono provare, “stai fuori” intimano a Vettel via radio, vogliono provare il sorpasso giocando sui giri di messa a resa delle gomme di Verstappen. Al 22° giro é il turno di Leclerc, e ciò che si vede confrontando i tempi é che ci vuole molto meno del previsto a scaldare le gomme, in due giri rientrano tutti. La strategia riservata a Vettel quindi non funziona ed al suo rientro il Tedesco si trova nuovamente a 5 secondi dall’Olandese della RedBull.
Hamilton corre sul velluto e fa segnare una serie infinita di giri veloci, Leclerc al 28° giro arriva fino a 2.9 secondi da Bottas, che però porta finalmente in temperatura le gomme e torna a guadagnare sul Monegasco.
A tre giri dal termine, quando tutto sembra deciso, si accende l’inferno Rosso: Bottas comincia a perdere secondi su Leclerc che proverà l’affondo per due volte nell’ultimo giro, non riuscendo a superare il Finlandese per un soffio, mentre Vettel ormai troppo lontano da Verstappen e con un notevole vantaggio sul sesto, rientra a sorpresa ai box, monta delle morbide e si va a prendere in scioltezza il giro veloce.

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