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WSBK, Preview di Imola con Boris Casadio

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Oggi iniziano le attività di promozione per il fine settimana imolese della WSBK. Mentre nel pomeriggio ci saranno i piloti in piazza Matteotti che si metteranno alla prova nell’angolo culinario allestito da Terre e Motori, i fan e gli appassionati non vedono l’ora che l’attività in pista inizi. L’ultimo round in Inghilterra, sul tracciato di Donington Park, ci aveva lasciato un Bautista ancora troppo forte per gli avversari, almeno nelle due gare lunghe. Di fatto in qualifica a causa di una scivolata lo spagnolo della Ducati non era riuscito a confermarsi davanti, lasciando la prima casella a Jonathan Rea. Nella Superpole Race Bautista ha invece ceduto a Toprak Razgatlıoğlu che è tornato al successo nella gara corta dopo quella di Mandalika ad inizio stagione. Eppure la forza del Campione del mondo in carica non sembra poter essere scalfita e questo gli consente oltre a poter amministrare il grande vantaggio anche a poter correre con una serenità maggiore.

Ora lo sguardo è puntato sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari dove si rinnoveranno i duelli che fino ad oggi hanno infiammato le varie tappe del mondiale. Noi per l’occasione vogliamo fare una preview di quello che sarà il weekend, aiutati dalla storica voce della WSBK tra Imola e Misano: lo speaker ufficiale del circuito di Imola, Boris Casadio.

Il caldo sarà un ostacolo sicuramente, ma la passione della gente risponderà presente al richiamo del Mondiale delle derivate di serie? «Nonostante le temperature mi aspetto una presenza importante da parte del pubblico motociclista. A Imola la SBK ha un retaggio storico considerando anche la storia dell’Autodromo e da dove tutto è partito con la famiglia Costa. Nel 2002 feci la mia prima gara in autodromo come speaker del Mondiale delle derivate di serie. Il leggendario duello tra Edwards e Bayliss richiamò 90.000 persone. Anche nel 2019 tanti appassionati e sportivi arrivarono in autodromo. Secondo me anche il format potrebbe attirare più persone perché già dal sabato ci sono delle giornate complete con qualifiche e Gara 1 per poi continuare con la Superpole Race e Gara 2 alla domenica. Uno spettacolo continuo».

Andiamo nel dettaglio dei protagonisti in pista. La Ducati arriva alla gara di casa in grande forma. Bautista dominerà come ha fatto fino ad oggi? «Bautista ha un conto in sospeso con Imola dal 2019. In quell’occasione a causa della pioggia caduta la domenica i piloti si riunirono per decidere se correre Gara 2 e lui fu uno di quelli più restii a scendere in pista. Poi alla fine non si corse. In questa stagione è stato un protagonista assoluto e arriva all’appuntamento di casa per la Ducati in grande forma. Spero che anche Michael Rinaldi riesca a riprendersi e l’infortunio di Donington non lo condizioni troppo perché anche per lui, come a Misano, è la gara di casa. Petrucci viene da un bellissimo podio in Inghilterra che gli ha restituito il sorriso e che ha posto fine alla sofferenza che a Misano si vedeva. Sono felice per lui come pilota e come persona, sembra tornato a nuova vita dopo l’ultimo risultato. Non possiamo scordarci di Bassani che anche se corre con una moto privata è sempre lì a dare battaglia».

Situazione Kawasaki. Qui nel 2019 andò molto bene, pensi che possa riprendersi dopo le ultime uscite? «Kawasaki al momento è indietro, ma Rea ha un bel feeling con la pista e lo ha già dimostrato. Potrebbe riuscire a ottenere dei buoni risultati e giocarsi qualcosa di importante. Sicuramente sentirà il calore del pubblico imolese che storicamente ha sempre amato i piloti inglesi come lui e Sykes oltre a quelli del passato».

Yamaha e Razgatlıoğlu invece? Possono essere della partita? «Al momento Toprak è il principale rivale di Bautista e quello che riesce a contrastarlo meglio. Anche lui ha un bel feeling con la pista, sarà sicuramente della partita e vedremo cosa succederà. Ci saranno da considerare anche le alte temperature che potrebbero giocare un ruolo determinante. Bautista soffre meno l’usura gomme e con il caldo potrebbe essere avvantaggiato sugli avversari».

Boris con Nicolò Bulega, protagonista della SS600 – credits to Boris Casadio 

Nelle altre categorie quali sono le premesse e le aspettative? «Nella Supersport 600 mi aspetto battaglia e spettacolo. Tanti piloti italiani in pista che si giocano la vittoria come abbiamo visto anche a Misano. Non solo Bulega ma anche Manzi su Yamaha e Yari Montella sempre sulla Panigale V2 del team Barni. Nella 300 invece secondo me ci sono state tante, forse troppe, critiche per gli incidenti che ci sono stati. È una categoria che ci può regalare emozioni e qualche storia bella da raccontare. Come quella di Bruno Ieraci che ha conquistato due vittorie a Misano, nell’ultimo round».

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