Basket
Boniciolli: “Trieste peggior avversario che potesse capitarci in questo momento”. Amoroso e Sorrentino in dubbio – 30 gen
Dopo la bella vittoria ottenuta a Verona, la Fortitudo tornerà in campo domani. Al Paladozza arriva Trieste, squadra contro la quale iniziarono i mal di trasferta. E, proprio della gara d’andata parla Boniciolli: “In una stagione in cui si sono alternate vittorie e sconfitte, una sola squadra ci ha asfaltato. È stata Trieste. Lo ha fatto attaccandoci e sfruttando le nostre debolezze, soprattutto in termini di playmaking”.
TRIESTE – “Il loro è un sistema di gioco molto simile al nostro, con dieci giocatori di rotazione. Zahariev è un eccellente violino, ma non è un protagonista. Per il resto, possono vantare un veterano importante come Andrea Pecile, giocatore che somiglia molto a quello che fa Carraretto da noi. Parole spese al momento giusto e un urlo quando serve. Vincere contro Trieste in un momento molto complicato sarebbe importante, ma non poteva capitarci avversario peggiore in questo momento”.
EMERGENZA – “Ad oggi non so con che squadra giocheremo domani. Se fino a qualche settimana fa avevamo l’assenza fissa, quella di Flowers, in questo periodo abbiamo la doppia assenza. Dopo Verona, con Raucci e Italiano fuori, domani rischiamo di dover fare a meno di Amoroso e Sorrentino. Non si sono allenati e non so che contributo potrebbero dare domani, nel caso in cui venissero impiegati. Martedì e mercoeldi ci siamo allenati grazie a i giovani di Breveglieri. Mentre, il primo allenamento di squadra lo abbiamo fatto govedi, l’unico giorno in cui si è allenato Amoroso. Con Trieste sarà un braccio di ferro. Rispetto alla struttura di Triesta ci si presentavano due strade: tatticizzare la gara, oppure affrontare la gara a viso aperto. Abbiamo scelto quest’ultima via, perchè ancora non è il momeno di usare la tattica sopraffina, quella che può servire in singole gare. Abbiamo fatto settimana di lavoro molto simile a quello di una squadra giovanile, con 2vs2, 3vs 3 e cosi via. Era l’unica cosa che potevamo fare”.
DALMASSON E LA STRUTTURA DI TRIESTE – “Con Dalmasson ho lavorato. Lo scelsi io e lavormmo insieme per costruire un’identità molto simile a quella di Bologna. In campo vanno due squadre molto simili e l’esito dipenderà da quanto bravis aremmo ad alzare l’asticella in termini di qualità. Trieste può vantare profondità del roster ed è in quella posizone perchè nei primi sette la qualità magari non è pari a Roseto, Mantova e Brescia, ma la loro struttura gli permette di rimanere attaccati alla gara fino alla fine. Bisognerà essere bravi nel single coverage. Trieste nel suo sistema ha scelto quattro esterni e un falso lungo come Landi che può tirare anche da tre. Nel momento in cui ti battono c’è un tiratore libero che il più delle volte fa canestro”.
TORNANDO A VERONA – “A Verona, nello spogliatoio, abbiamo ricordato quante occasioni non abbiamo sfruttato. Mi auguro che accanto alla crescita tecnica ed individuale, ci sia anche quella in termini di atteggiamento. La differenza tra squadre mediocri e di alto livello è tutta qui: le prime si accontentano, mentre per le altre la vittoria diventa una dipendenza. Mi auguro che questo sia il salto di qualità. Reputo la gara di domani molto importante in questi terimini”.
SORRENTINO-CAMPOGRANDE – “Se Sorrentino non dovesse farcele ci sarà Campogrande. Sono preoccupato perchè, al contrario di altre squadre, che hanno scelto altri sitemi difensivi, Trieste pressa a tutto campo. Sono certo che se avessimo avuto Davide Lamma, avremmo sei punti in più. Ma, io glielo ha detto chiaramente, a me conviene che tu continui a giocare, ma a te conviene smettere. Finire in quel modo ha un valore diverso, lasciare da protagonista ha tutto un altro sapore”.
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