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Fortitudo-Brescia, le conferenze post partita

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Michael Mucci


Esposito:

“Parto ringraziando per l’accoglienza ricevuta: ogni volta che vengo qui è sempre da pelle d’oca, ringrazio tutti i tifosi. Passando alla partita, siamo stati solidi per tutti e quaranta i minuti, giocando a tratti una buona pallacanestro. Ho voluto concentrarmi sul perdere meno palloni possibile, chiave per il tipo di partita che avevo in mente. Un’altra delle situazioni che ci ha permesso di giocare ai nostri ritmi è stato il conquistare più rimbalzi possibile. Penso sia sempre difficile vincere qui, abbiamo avuto un’ottima reazione nelle ultime due gare”.

“Cain questa sera non doveva giocare, è stato febbricitante nei giorni precedenti ed è venuto qui in macchina. Abbiamo rispettato il piano partita, coinvolgendo al meglio i nostri lunghi. La trasferta di Kazan? Questa squadra mi sta sorprendendo per la gestione in campo e fuori dal campo, rendendo tutto più facile. I tempi sono ridotti per lavorare ad ogni partita, ma anche domani ci troveremo per ragionare sulla prossima gara. Sono molto soddisfatto della mia squadra”.

“Laquintana? Credo che ogni giocatore abbia un ruolo all’interno della squadra, sapendo quello che chiedo loro. Nonostante qualche partita possa essere stato sottotono, si è sempre fatto trovare pronto”.

Martino:

“Doveroso iniziare complimentandomi con Brescia per la prestazione, sfruttando le proprie qualità. Lo sapevamo prima, lo sapremo per il resto del campionato: quando giocheremo contro squadre di questa fascia dovremo arrivare pronti. Oggi non lo siamo stati, al di là della sconfitta: bisogna riconoscere il valore degli altri, ma saremmo dovuti essere più attenti, concentrati e performanti. L’alternativa sarebbe giocarci partite contro squadre della nostra fascia, cedendo contro squadre di fascia superiore: un’idea che non voglio neanche prendere in considerazione. Oggi a livello individuale non abbiamo fatto quello che avevamo preparato”.

“Oggi abbiamo reagito ma di pancia: queste partite non le vinci con due o tre folate, ma con la testa durante l’arco dei quaranta punti. Ci eravamo dati un target di 75 punti in spogliatoio, se fossimo riusciti a limitare Brescia a quel punteggio magari staremmo parlando di una partita diversa. Non mi piace l’idea di regalare neanche un canestro agli avversari. Non voglio puntare il dito contro nessuno, senza soffermarmi su nessuno. Dobbiamo migliorare come squadra, oggi non siamo stati bravi, con qualcuno che ha giocato al di sotto delle proprie possibilità”.

“I rimbalzi e l’intensità? Siamo andati a strappi: in alcuni momenti abbiamo fatto bene, in altri no, ad intermittenza. Non possiamo non esserci con la testa: ci alleniamo per questo, siamo pagati per questo, è comprensibile sbagliare qualcosa ma non così”.

“Ho parlato prima dell’aspetto difensivo, ma offensivamente dobbiamo capire che contro squadre come Brescia bisogna avere pazienza e giocare di squadra. Oggi l’abbiamo fatto poco: in attacco dobbiamo fare quello che la partita ci indica, se la cosa giusta è passare la palla anziché tirare, bisogna fare la cosa giusta”.

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